La Provincia di Macerata nella newsletter dell'Unione Europea come esempio concreto di migrazione al software libero. Parole di elogio per il progetto sono giunte a Milano alla conferenza “Migrare a LibreOffice: si può fare, si deve fare”, organizzata nell’ambito della “LibreOffice International Conference”.
Arrivano da Italo Vignoli, fondatore della Open Document Foundation e membro del Comitato direttivo, che introducendo la relazione di Giacomo Marinelli, responsabile del Ced della Provincia di Macerata, ha sottolineato la funzionalità del piano messo a punto dall'Amministrazione provinciale che prevede, entro i primi mesi del 2014, il passaggio al software “a codice aperto”, liberamente utilizzabile da chiunque e senza costi di licenza, su tutte le 450 postazioni di lavoro degli uffici.
Questo consentirà all'Ente, che non dovrà più rinnovare le licenze dei software di tipo proprietario, un risparmio certo di 150 mila euro, oltre a favorire fortemente l’interoperabilità sia nell’ambito delle singole Amministrazioni sia tra Amministrazioni, grazie all’uso di formati aperti, consultabili da chiunque.
Alla conferenza, oltre alla Provincia di Macerata, hanno illustrato i propri programmi il gruppo di lavoro di LibreUmbria, le Province di Bolzano e Cremona e la CISL di Bergamo. L’assessore Giorgio Palombini, intervenuto per la Provincia di Macerata, ha espresso soddisfazione per i risultati finora ottenuti (oltre la metà degli uffici è già passata a utilizzare LibreOffice), ringraziando per la collaborazione il Ced e tutti i dipendenti che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.
Considerevole l’interesse da parte delle testate giornalistiche online, tra le quali Joinup, organo di stampa dell’Open Source Observatory (OSOR), progetto della Commissione Europea per la condivisione ed il riuso del software nella pubblica amministrazione, che nelle sue pagine porta ad esempio la Provincia di Macerata.

Comunicato Stampa