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“Qui si taglia quello che funziona e si lascia quello che non va”. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, torna sugli annunciati tagli del nuovo Piano di riorganizzazione del sistema sanitario per difendere l’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio”. Per il primo cittadino settempedano “non ci può essere più sordo di chi non vuol sentire. La voce dei territori, invece – sottolinea Martini – va necessariamente ascoltata. Vanno ascoltati i sindaci che sono portavoce delle istanze dei cittadini e, dunque, dei pazienti. Da sempre il nostro ospedale presenta una eccellenza nell’unità operativa di Oculistica. Nell’anno 2012 sono stati effettuati un totale di 2.578 interventi, sia in regime di ricovero che ambulatoriali. Per quanto riguarda l’accesso alle strutture ambulatoriali sono state effettuate oltre 15.000 prestazioni sia diagnostiche che terapeutiche. L’eccellenza di questo reparto è la chirurgia del trapianto di cornea. San Severino Marche vanta un’ampia casistica ed attua una varietà di tecniche capaci di affrontare anche i casi più complessi. L’eccellenza è dimostrata anche dal fatto che il reparto è stato il primo nelle Marche ad effettuare con successo i trapianti di cellule staminali coltivate in vitro e da molti anni è sempre risultato quello che ha effettuato il maggior numero di trapianti di cornea nella Regione. I numeri possono aiutare a far capire meglio la reale situazione – spiega ancora Martini che, numeri alla mano, fa anche dei confronti con altre strutture ospedaliere marchigiane – A San Severino sono state eseguite nel 2012 ben 57 operazioni di trapianto di cornea. A Fabriano ne sono state eseguite 24, cioè meno della metà, solo 10 a Macerata, 6 a Pesaro, 5 a San Benedetto, 4 all’Umberto I di Ancona, 2 a Senigallia e 1 a Fano. Il nuovo Piano rischia di penalizzare anche questa struttura cioè un servizio che ha una fortissima attrattiva e per il quale sono stati fatti, anche di recente, importanti investimenti con l’avvio di una nuova ala del “Bartolomeo Eustachio”. Ma i dirigenti manager super pagati conoscono questi dati? Probabilmente no. Altre decisioni ci costringeranno, in caso di ridimensionamenti, a doverci rivolgere, come amministratori, alla Corte dei Conti. I Comuni non hanno competenze in materia di sanità ma non possiamo non essere indignati e rabbiosi contro certe scelte. La nostra struttura è un punto di riferimento indiscusso. Ogni giorno decine e decine di persone si sottopongono qui da noi ad interventi di chirurgia della cataratta. Sono operazioni che vengono eseguite in regime di day-surgery utilizzando le tecniche e le strumentazioni più aggiornate. In particolare si fa ricorso all’impianto di lenti artificiali di ultima generazione per correggere anche l’astigmatismo e la presbiopia; si ricorre all’impianto di particolari lenti filtranti le radiazioni nocive nei casi di maculopatia senile. L’incisione chirurgica è stata ridotta ad appena 2,2 mm. La chirurgia refrattiva corneale, la correzione dei difetti di miopia, astigmatismo ed ipermetropia, viene effettuata utilizzando il laser ad eccimeri secondo le tecniche Prk e Lasik. Uso termini tecnici – aggiunge Martini – per far capire, anche a chi è del mestiere, che prestazioni simili non vengono eseguite altrove. Non ci sono altri ospedali nelle Marche che possono fare questi interventi. Eppure nel Piano si mette in discussione questa eccellenza a livello regionale che produce quella mobilità attiva, cioè attrattiva, da altre realtà e benefici a tutto il sistema sanitario marchigiano. Noi diciamo no a questa ipotesi che contestiamo anzitutto per il metodo e chi prende certe decisioni dannose sotto ogni punto di vista, anche economico, per la comunità regionale deve essere chiamato a dare spiegazioni ai cittadini ed assumersi tutta la responsabilità. Stiamo lavorando alla convocazione di un Consiglio comunale aperto al quale inviteremo anche il presidente della Regione, Spacca, e l’assessore alla Sanità, Mezzolani. Dovranno darci chiarimenti. Noi siamo contro le lotte di campanile e le polemiche sterili ma qualcuno – conclude il sindaco di San Severino Marche - ci deve delle spiegazioni e le deve ad un territorio, quello della Val Potenza, che non può essere non ascoltato”.
Comunicato Stampa
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