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Tolentino, sabato 9 marzo 2013
Giornata Europea dei Giusti

n contemporanea con Milano, Bruxelles, Praga, Varsavia, Sarajevo, San Pietroburgo, ed altre città italiane, ma unica nelle Marche, Tolentino ha celebrato la prima Giornata Europea dei Giusti, indetta dal Parlamento Europeo il 10 maggio 2012 per il 6 marzo.
Il concetto di Giusto viene esteso a quanti in tutti i genocidi e totalitarismi si sono prodigati per difendere la dignità umana. Una celebrazione che non si ferma a ricordare vicende del passato, ma che assume un grande significato attuale di richiamo alla coscienza di ognuno. Il prof. Santa Maletta, dell’Ass.ne Gariwo – Foresta dei Giusti e docente dell’Università della Calabria, trattando “La memoria dei Giusti per il bene della città” ha bene chiarito questo aspetto fondamentale citando la Arendt: “La persona giusta non manca all’appuntamento con se stesso”. Il cercare il bene è dare spazio alla coscienza che chiede di guardare all’altro nel suo bisogno. Oggi però la coscienza va educata perché sono allentati i legami con la tradizione che ha costruito il popolo finora. Ecco perché vale la pena celebrare i Giusti e perché il Comune di Tolentino, a partire dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi e dal Presidente del Consiglio comunale Mauro Sclavi, ha voluto ricordare la figura di Tullio Colsalvatico, poeta e scrittore, vissuto e morto a Tolentino nel 1980, riconosciuto Giusto fra le Nazioni nel 2009 dallo Yad Vashem di Gerusalemme, iscrivendone il nome nel Giardino dei Giusti.
Commovente il collegamento in diretta video con Israele che ha consentito di riascoltare le parole di gratitudine di Fiorella Calò che ha rievocato i momenti in cui, con la sua famiglia e parenti (40 persone in tutto, tra cui 12 bambini), incontrò Tullio Colsalvatico a Fiastra nell’ottobre del ’43, che fornì a tutti loro documenti falsi e rifugio sicuro, facendoli scampare al rastrellamento. È stato il prof. Enzo Calcaterra a sottolineare la grande valenza dell’azione di Colsalvatico che, senza armi e violenza alcuna, si prodigò per aiutare quanti cercavano di scampare ai tedeschi o a successive rappresaglie. Senza mai voler imbracciare un’arma. E senza voler riconoscimenti successivi.
La cerimonia ha visto il suo momento culminante nell’inaugurazione e benedizione del Cippo commemorativo di Tullio Colsalvatico, posto proprio all’ingresso del giardino della Biblioteca Filelfica. La forma particolare che ricorda un leggio e la posizione assumono duplice significato: il richiamo ai Giardini dei Giusti che stanno nascendo in molte città nel mondo e la valorizzazione dell’opera letteraria dello stesso Colsalvatico, invitando i frequentatori della Biblioteca – come ha auspicato Franco Maiolati, Presidente del Circolo Culturale intitolato allo scrittore – a riprendere in mano i suoi versi e la sua narrativa, ma anche la conoscenza della sua vicenda umana. Il ringraziamento sincero da parte dei pronipoti di Colsalvatico, Antonio ed Alessandro Santecchia, che hanno ricordato i tratti essenziali della personalità del loro zio, schivo ad ogni onorificenza, ed anche per questo testimone di grande attualità.

Comunicato Stampa

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