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Una nuova esclusiva regionale sarà di scena domani al Feronia nell’ambito della rassegna di prosa de “i Teatri di Sanseverino”. Simona Marchini, Alessio Sardelli ed Andrea Bianchi portano in scena, a partire dalle 17, lo spettacolo “La mostra”, per la regia di Gigi Proietti. La Marchini, un vero e proprio “monumento” dello spettacolo italiano, torna a raccontarsi con la voglia di guardare con ironia al tempo presente e di far ridere dello stato dell'arte e degli artisti del nostro Paese. Il testo, di cui è autrice la stessa protagonista insieme a Claudio Pallottini, attinge alla vita personale dell'attrice, ai suoi ricordi e alle sue esperienze di lavoro: una vita che, “Signora mia!”, è stata unica e, per certi versi, ironica se non addirittura comica. Il risultato è uno show leggero e divertente ma, al tempo stesso, che consente riflessioni. Fondamentale l'apporto registico di Gigi Proietti, altro “monumento” dello spettacolo italiano e grande amico della protagonista. Si dice che l'idea dello spettacolo sia venuta a Simona Marchini e Gigi Proietti durante una chiacchierata in un salotto che, fortunatamente, si è trasformata in realtà ed è poi approdata a teatro per il divertimento degli spettatori. Le musiche sono suonate dal vivo da Andrea Bianchi, uno dei più affermati pianisti del nostro teatro spesso presente in recital, commedie e drammi. Il palco, diviso con l'attore Alessio Sardelli, viene trasformato in una galleria d'arte che evoca quella che la Marchini davvero ereditò da suo padre nel centro di Roma. I costumi e le scenografie sono di Susanna Proietti, figlia di Gigi. Tra musiche, immagini, personaggi esilaranti (Iside Martufoni su tutti), Simona Marchini confessa al pubblico i tanti perché che accompagnano la sua vita personale e professionale: perché non è diventata la più grande ballerina del Bol'šoj di Mosca, perché non è diventata un soprano come Maria Callas, perché ancora si commuove ogni volta che ascolta la Traviata, perché l'arte e la cultura sono così importanti ma soprattutto... perché Don Lurio è rimasto un mito. “Simona Marchini - sottolinea Francesco Rapaccioni, direttore artistico de “i Teatri di Sanseverino” - è una Signora delle scene italiane: il suo è un umorismo disincantato, vivace e sottile, sempre originale, garbato e con un senso della misura che diviene eleganza e raffinatezza senza essere necessariamente agganciato a un tempo determinato”.
Comunicato Stampa
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