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La prolusione storica di Annalisa Cegna e Maila Pentucci è stata in parte originata da un ricerca condotta dal 2003 sui campi di internamento che, a seguito delle leggi razziali introdotte dal regime fascista, vennero aperti nel territorio maceratese. La ricerca che si è avvalsa anche di una borsa di studio bandita dalla Provincia e in parte finanziata con le devoluzione di gettoni di presenza dei Consiglio provinciali dell’epoca, ha evidenziato che dal 1940 in poi sorsero 23 campi di internamento tra le Marche, l’Abruzzo e il Molise, tre regioni considerate strategicamente idonee a ospitarli. Nella provincia di Macerata ci furono quelli di Sforzacosta (in un ex tabacchificio, fu civile e militare, l’ultimo a essere poi chiuso dopo aver subito anche un attacco aereo); Pollenza (a villa Lauri in contrada Santa Lucia); Urbisaglia (presso l’Abbadia di Fiastra); Treia (a villa “La Quiete”) poi spostato a Petriolo (a villa Castelletta). Duran te il suo intervento, Annalisa Cegna ha fatto cenno anche alla chiusura, per ora temporanea, ma che rischia seriamente di diventare definitiva, del padiglione italiano dell'ex campo di annientamento nazista di Auschwitz. Si tratta del cosiddetto “Blocco 21”, opera realizzata nel 1980 grazie all'impegno di Primo Levi per i testi, Luigi Nono per le musiche, Ludovico di Belgiojoso per l'architettura e Mario Samonà per gli affreschi. A questo proposito il presidente provinciale dell’Anpi, Lorenzo Marconi, presente alla cerimonia, ha invitato le istituzioni a farsi promotrici di iniziative volte a scongiurare la chiusura del padiglione italiano. Invito subito raccolto sia dalla vice presidente della Provincia, Paola Mariani, sia dal consigliere regionale Angelo Sciapichetti. Auschwitz sarà anche meta di visita nei primi giorni di febbraio per i quindici studenti liceali di Macerata, Civitanova, Recanati, Sarnano e Tolentino, che partecipano al “Treno della Memoria”, un’iniziativa che coinvolge tremila studenti di tutta Italia, a cui ha dato la propria adesione anche la Provincia di Macerata.
Comunicato Stampa
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