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Proseguirà anche nei prossimi mesi e nel prossimo anno il servizio di clownterapia nei reparti pediatrici degli ospedali di Macerata, Civitanova e Recanati. La Provincia di Macerata ha rifinanziato il progetto firmando, nel corso di un incontro all’ospedale civile di Macerata, un apposito protocollo d’intesa con due associazioni di “Clowndottori”: il Baule dei Sogni di Ancona e la cooperativa Clowndestini di Jesi. Soddisfazione è stata espressa dal neo direttore dell’Area vasta 3 di Macerata, Enrico Bordoni e dai due primari pediatrici dei nosocomi di Macerata, Paolo Perri e di Civitanova-Recanati, Paolo Nori. Complessivamente sono previste almeno 350 ore annue di comico terapia in ciascun ospedale. La nostra intenzione – ha detto il presidente della Provincia, Antonio Pettinari – è fare di più: allargare il servizio all’intera area vasta della sanità maceratese e sensibilizzare i cittadini su questo tema. L’iniziativa si basa sulla gelotologia, più comunemente nota come comicoterapia, la disciplina che studia la relazione esistente tra il fenomeno del ridere e la salute. Una pratica che negli Stati Uniti è molto utilizzata e che mira a rendere anzitutto migliore la qualità della degenza dei bambini ricoverati nei reparti pediatrici ma che si rivolge anche al personale medico ed infermieristico stemperandone stress da lavoro, stati d’ansia e mettendo tutti più di buon umore. La Provincia di Macerata – ha aggiunto il presidente Pettinari – vuole anche ‘portare’ il dibattito sulla clownterapia fuori degli ospedali. Il protocollo, infatti, comprende pure una parte, già sottoscritta con l’ente “Clown e Clown”, che prevede il sostegno della Provincia all’annuale festival dei “Nasi Rossi” di Monte San Giusto, unico nel suo genere in Italia. L’ente organizzatore della rassegna, insieme alle due associazioni di clowndottori, collaboreranno con l’Amministrazione provinciale per svolgere incontri di sensibilizzazione nelle scuole e incontri con la cittadinanza e gli operatori socio sanitari. “La comicoterapia – è stato detto durante la conferenza stampa che ha preceduto la firma del protocollo – non va considerata una mera attività di clown tra persone malate: se, infatti, saper regalare sorrisi è sicuramente terapeutico e positivo, non va però dimenticato che saper ascoltare, confortare, consigliare è azione importante che un “clown dottore” non può non fare nei confronti dei propri ‘pazienti’… la vera essenza della comicoterapia è la lotta all’indifferenza, attraverso l’instaurarsi di rapporti di amicizia, del “prendersi cura”, dell’emozionarsi, sapendo spendere amore e solidarietà a favore di chi è meno fortunato”.
Comunicato stampa
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