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Leggo dalla stampa di oggi con grande perplessità il “No alla nuova pista ciclabile” da parte di “Dimensione Tolentino”. La richiesta di piste ciclabili, oltre ad essere un obiettivo di buon senso e previsto nel programma dell’Amministrazione, è stata avanzata da molto tempo, da molti cittadini, da molti giovani ed anche dal Consiglio Comunale dei Ragazzi. Il progetto è noto da quasi un anno, presentato in un incontro pubblico organizzato proprio per raccogliere osservazioni, sono stati ascoltati singoli cittadini ed alcuni soggetti interessati ma, soprattutto, è stato annunciato in modo chiaro che si sarà una fase di alcuni mesi di sperimentazione per realizzare al meglio il progetto e cercare la massima condivisione. Il progetto nasce per creare una rete ciclopedonale urbana integrata con la stazione ferroviaria per combattere l’inquinamento come previsto dal Ministero dell’Ambiente e, quindi, la zona individuata è assolutamente adeguata trovandovisi un nodo nella Stazione Ferroviaria e nel futuro parcheggio di scambio (84 posti), è una zona in cui ci sono plessi scolastici, aree verdi e aree sportive; il circuito, inoltre, collegherà il centro storico (fino alla rotatoria di palazzo Europa) e la nuova zona di espansione Pace (fino al viadotto Berlinguer). L’osservazione di “Dimensione Tolentino” sul senso unico che in realtà già esiste in viale Benadduci (si tratta di cambiare il senso per una parte fino all’incrocio con via A. Lucentini) non è adeguatamente motivata. La riduzione di parcheggi non sarà significativa ed è curiosa l’affermazione secondo cui qualche parcheggio in meno avrà l’effetto di “incrementare l’inquinamento atmosferico” quando fluidificare il traffico e potenziare i percorsi ciclopedonali serve proprio a tentare di ridurre l’inquinamento ed evitare così danni alla salute prodotti dalle polveri sottili e permettere una maggiore vivibilità della città (= maggiore accesso anche agli spazi sociali, culturali e commerciali). Anche le osservazioni contrarie all’uso del treno e del trasporto urbano risultano veramente difficili da comprendere: in una fase in cui esistono rilevanti problemi relativi all’inquinamento legato al traffico delle auto e ad un costo sempre crescente ed insostenibile dei carburanti, la direzione è proprio quella di potenziare l’utilizzo del treno, del trasporto pubblico urbano, della pratica del car pooling e sicuramente il ricorso ai percorsi ciclopedonali anche integrati con le modalità appena descritte per raggiungere scuole e luoghi di lavoro. A proposito del treno penso che sia oramai necessario rilanciare il dibattito sulla trasformazione della tratta Albacina-Civitanova Marche in una sorta di “metropolitana leggera” più veloce e con più fermate. Se “Dimensione Tolentino” ha delle proposte motivate da avanzare è sufficiente incontrarsi con il Servizio Ambiente - Ufficio Bicicletta del Comune per capire in dettaglio le osservazioni, trovare eventuali soluzioni costruttive ed aspettare l’esito della sperimentazione. L’impegno di tutti dovrà essere, in realtà, quello di creare ulteriori percorsi ciclopedonali anche in altre zone della città (ad. es Buozzi e Foro Boario), completare il percorso verso il lago delle Grazie ed arrivare anche al Castello della Rancia. Contribuire ad una mobilità “sostenibile” nella nostra città dovrebbe essere un dovere, più che una scelta di qualsiasi amministratore, soggetto politico o cittadino che ha a cuore il bene comune. Il futuro della nostra città e, in particolare, dei giovani ai quali dobbiamo lasciare un ambiente sicuramente migliore, è più importante delle polemiche politiche locali.
Comunicato Stampa
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