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Sabato 13 e domenica 14 gennaio al Teatro Vaccaj va in scena "La Clizia", libero adattamento di Ugo Chiti da "Clizia" di N. Machiavelli. Lo spettacolo presentato da una compagnia di giovani talenti ha riscosso, nella scorsa stagione, un grande successo di numero e di critica.
La Clizia è commedia piena di irresistibile caustica comicità, e insieme di farsesca e feroce tragicità. La riscrittura di Ugo Chiti, è una divertita e divertente occasione per sperimentare disegni di caratteri o intriganti complicità famigliari, attraverso un linguaggio denso e carnale. Il ridicolo innamoramento del vecchio Nicomaco per la "quasi figlia" Clizia oltre ad essere catastroficamente destabilizzante per lui, lo è ancora di più per il ristretto nucleo famigliare, moglie e figlio, e per quella società bottegaia che lo aveva eletto come modello di comportamento. Una società chiusa in un piccolo ordine apparente e soprattutto rassicurante, una moralistica congrega che reagisce alla novità con "urticante" sarcasmo. La figura "indegna" di Nicomaco porta in sé lo scompiglio di un pensiero disperatamente inopportuno, un'arroganza che sembra dare voce ad un'illusoria libertà senza più tenere conto delle convenienze, dell'età. Nicomaco dimentica la vecchiaia o forse dà alla vecchiaia una specie di ruggito vanaglorioso che non riesce a nascondere l'umana consapevolezza della morte. In questa riscrittura del testo, i personaggi non rispettano tanto le convenzionali dinamiche della beffa, quanto attivano, attraverso l'inganno, una vitalità rabbiosa, una difesa di tutte quelle opportunistiche certezze messe in crisi dall'insana passione di Nicomaco. Da questo contrasto prende così avvio una specie di guerriglia ora tumultuosamente chiassosa ora segreta e notturna, una comicità d'intenti che spesso sconfina dal disegno amaramente autobiografico del Machiavelli. L'adattamento dichiara l'aperto giuoco teatrale accentuandone la componente popolare e nello stesso tempo tiene presente la sotterranea tragicità come l'inquietante "morale" che segna che si contrappone all'omologato silenzio dell'opportunismo.
I biglietti, come per tutti gli altri spettacoli della stagione di prosa, sono già disponibili su Internet al sito www.prenofacile.it/vaccaj, oppure potranno essere acquistati al botteghino del Teatro a partire da giovedì 11 gennaio, (con orario 17.30 - 19.30 tel. 0733/953050).
Per ulteriori informazioni su questo comunicato stampa:
Compagnia della Rancia
Massimo Zenobi
Stefania Sciamanna
tel. 0733960059
Comunicato Stampa
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