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Grande attesa per lo spettacolo, fuori abbonamento, liberamente tratto da William Shakespeare, “Parlami illusione Parlami” che andrà in scena venerdì 13 marzo, alle ore 21.15, al Cine teatro Don Bosco di Tolentino. Lo spettacolo, presentato dall’Associazione culturale Le Sibille, con la regia di Laura De Sanctis, è una rilettura dell'Amleto e mette in luce alcuni brani della tragedia. Una riscrittura che pur mantenendo inalterate le parole del celebre autore, scardina i canoni del testo dando vita ad un nuovo spettacolo. “Parlami illusione, parlami!” questo il grido disperato di chi rincorre la propria illusione: l'amore, il potere, la forza, la conquista… vane chimere …intrappolati come topi, i personaggi rincorrono le proprie illusioni, ignari di tuffarsi tra le braccia di un destino crudele… Uno spazio multimediale spia nell'intimo dei personaggi mettendo a nudo i più reconditi sentimenti:due visioni parallele dello stesso dramma donano allo spettatore le profonde espressioni dell'animo dei protagonisti. La musica scandisce i tempi, allaccia rapporti; illude e allude trascinando i personaggi ad un impietoso finale… “nessuna medicina li potrà salvare”. Questo spettacolo è stato premiato all'11° edizione del Festival Internazionale di Regia “Fantasio Piccoli”. Gli interpreti sono: Gianpaolo Valentini, Barbara Olmai, Laura Cannara, Maria Simona De Sanctis e Valeria Gismondi. Regia Laura De Sanctis, Coreografie Daniela Cataldi, Anna Zanconi, Movimenti scenici Daniela Cataldi, Maria Simona De Sanctis, Pubbliche relazioni, Direttore di scena Barbara Olmai, Riprese in presa diretta Riccardo Seri, Costumi Gianna Giraldi, Creazioni CM, Foto di scena Manuel Rossi, Allestimento tecnico Tonico Service.
Hamlet, composto nel 1600, è la più popolare e discussa delle tragedie di Shakespeare. La storia si basa su un racconto scandinavo del principe di Danimarca Amleto. Al suo ritorno in patria dopo i suoi studi, trova che lo zio aveva sposato sua madre ed era diventato re. Depresso per la perdita del padre e sconvolto dal matrimonio incestuoso con sua madre, Amleto sviluppa un profondo odio verso il mondo intero, specialmente verso le donne. Le cose cominciano a cambiare quando il fantasma del padre di Amleto gli appare rivelandogli che è stato ucciso da suo zio per impadronirsi del trono. Così l'ex re chiede che suo figlio vendichi la sua morte. Amleto giura di farlo. La natura tenebrosa di Amleto fa sì che suo zio, re Claudio, diventi sospettoso verso di lui, e temendo che suo zio possa ucciderlo, Amleto finge di diventare pazzo. La persona che risente maggiormente dalla depressione di Amleto e dalla finta pazzia, è la sua amante, figlia del ciambellano di corte, Ofelia. Le dure parole di Amleto sulle donne fanno sì che Ofelia pensi che Amleto abbia perso la ragione e non la ami più. Un giorno, quando Amleto ha un'accesa discussione con sua madre, la regina Geltrude sul suo matrimonio incestuoso, Polonio, ode la conversazione. Amleto se ne accorge, ma pensa che sia lo stesso re e, con un moto irrefrenabile lo uccide. La perdita di suo padre e l'amore respinto di Amleto, fa impazzire Ofelia. Nella sua pazzia si getta nel fiume per affogarvi mentre sta raccogliendo dei fiori sulle sue rive. Ora il re chiede a Laerte, figlio di Polonio, di vendicare la morte del padre. Questi invita Amleto a un duello. Il re Claudio unge la spada data a Laerte con del veleno. Decide inoltre un'alternativa per uccidere Amleto, se il primo piano fallisce. Mette del veleno in un bicchiere di vino per celebrare la vittoria di Amleto, se il caso si verificasse. Sfortunatamente è la regina che diventa vittima del vino avvelenato e Amleto stesso rimane avvelenato dalla spada. Quando si rende conto di essere stato ingannato, Amleto prende a forza la spada di Laerte e con essa uccide il re. La tragica storia di Amleto giunge così a conclusione con la morte di Amleto e la caduta del re e della regina.
Comunicato Stampa
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