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Tolentino, venerdì 29 agosto 2008
Scultura di Paglia

Se percorrendo la superstrada 77 maceratese che solca la "bella campagna marchigiana", nei pressi del Castello della Rancia di Tolentino, scorgete un gigantesco umano di paglia alto 6 metri, rivolto verso di voi con fare interlocutorio, non spaventatevi. Non si tratta di un sinistro avvertimento ma di un oggetto che vive una condizione sospesa tra land art e provocazione semantica. La paglia in questa stagione è presenza familiare; una volta vero e proprio materiale con cui costruire volumi per lo stoccaggio e per il ricovero, poi elemento costitutivo dei parallelepipedi che punteggiano le nostre campagne dopo la mietitura. Due architetti-artisti Carlo De Mattia e Emilio Antinori di Macerata, in collaborazione con l’Agriturismo Colle Regnano di Tolentino, hanno realizzato questa eco-scultura con il fine di suscitare un timido interrogativo in chi guarda: di chi è quella sagoma? fa parte del paesaggio? Tullio Pericoli, illustratore marchigiano di fama, afferma che "il paesaggio è fuori dagli occhi di chi guarda ma è comprensivo di te". Con lo scopo di focalizzare l’attenzione sull’importanza dell’aspetto ambientale e naturalistico del territorio e del suo mantenimento, i due autori e l’Agriturismo Colle Regnano ritengono opportuno ribadire l'importanza di un percorso di condivisione delle politiche di "buon" governo del territorio, in un ottica di coinvolgimento reale della società civile quale soggetto attivo e consapevole del valore identitario del paesaggio marchigiano. G. Piovene nel suo “Viaggio in Italia” del 1957 scriveva: "Se si volesse stabilire qual è il paesaggio italiano più tipico, bisognerebbe indicare le Marche…L’Italia, con i suoi paesaggi, è un distillato del mondo; le Marche dell’Italia".

Comunicato stampa

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