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Davanti a un Teatro Marchetti gremito, il pianista tedesco Alexander Lonquich ha aperto domenica 1° agosto la XVIII edizione del Camerino Festival, la rassegna di musica che proseguirà nella città ducale fino al prossimo 19 agosto. Il recital è stato il primo di 8 appuntamenti con artisti di fama internazionale, che presenteranno repertori e programmi molto interessanti, che quest’anno spazieranno dalla classica al jazz, dal teatro da camera alla danza.
Alexander Lonquich, rivelatosi giovanissimo vincendo il Primo Premio al Concorso Casagrande di Terni, è una delle star del circuito mondiale. Tiene concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei, in una attività che lo vede impegnato con celebri direttori d’orchestra come Claudio Abbado e Ton Koopman, e in complessi cameristici con Schlomo Mintz, Steven Isserlis, Myklos Perenyi, Frank Peter Zimmermann con i quali ha ottenuto molti riconoscimenti tra i quali il "Diapason d’Or” e il "Premio Abbiati". Recentemente ha suonato con la Mahler Chamber Orchestra un programma con Mozart e Haydn, che la RAI ha trasmesso in diretta radio e differita televisiva. Tiene masterclasses in Europa, Stati Uniti e Australia. Collabora inoltre con l’Accademia Pianistica di Imola ed è docente presso la Hochschule für Musik di Colonia. Incide per la EMI.
Il programma preparato per Camerino ha visto nella prima parte i Kreisleriana op.16 di Robert Schumann. L’artista tedesco ha mirabilmente espresso una delle pagine più rappresentative del tormentato romanticismo strumentale dell’autore, ispirata ad un personaggio letterario di E. Hoffmann: Johan Kreisler, direttore d'orchestra -nonché alter ego di Schumann- che avverte nella musica un potere catartico tanto dirompente da sembrargli una vera e propria forza demoniaca che lo travolge. La seconda parte del programma era invece dedicata a Chopin. Lonquich ha letteralmente estasiato la platea con il Notturno op.9 n.3, splendido nella linea melodica vagamente ondeggiante e i tenui cromatismi, che conferiscono al brano un dolce e cullante senso di malinconia. Chiudeva il recital la Sonata n°3, op.58, un’opera ricca di idee tematiche che nascono da un lirismo sempre intimistico e struggente, ma al contempo avvincente e grandioso poema epico-musicale, splendidamente eseguito dall’artista tedesco.
I prossimi appuntamenti del Festival saranno dedicati al repertorio antico. Il 3 agosto Camerino ospiterà il violista catalano Jordi Savall, il 5 agosto l’ensemble di musica medioevale Micrologus, mentre sabato 7 saranno di scena i trasgressivi del barocco internazionale: il gruppo inglese dei Red Priest, con una scioccante versione delle Quattro Stagioni di Vivaldi. I concerti si terranno stavolta nella Sala Consiliare di Palazzo Bongiovanni e presso la Chiesa barocca di San Filippo, che conserva tra l’altro una preziosissima tela del Tiepolo: una occasione di più per salire nella bella Camerino.
Il Direttore Artistico - Dott. Francesco Rosati
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