"Milo", un toro dal nome di sapore mitologico, cresciuto nell'allevamento Eredi Pio Mei di Morrovalle, ha sbaragliato ogni avversario e si è imposto quale miglior esemplare di bovino di razza Marchigiana. L'incoronazione di "Milo" - tre anni di età compiuti il 20 aprile scorso - è avvenuta al quartiere fieristico di Villa Potenza di Macerata nella giornata conclusiva della ventesima Rassegna agricola centro Italia (Raci). La giuria di esperti (Antonio Vagniluca, Matteo Ridolfi, con l'assistenza di Massimiliano Valori e Fabio Lupi) ha valutato 322 capi presenti in mostra, tutti iscritti nel Libro genealogico nazionale delle razza.
Con i suoi quasi 13 quintali di peso, "Milo" si è distinto per la sua struttura particolarmente “armonica”, oltre che per l'alto indice di muscolosità, superiore anche a quello di soggetti di età più avanzata. Agli occhi dei giudici, la sua struttura complessiva è migliore anche di quella di suo "padre", un toro "Gigante" di nome e di fatto, di quasi 5 anni di età e del peso che sfiora i 15 quintali. Tra le fattrici delle razza Marchigiana, la giuria ha assegnato il primo premio delle categoria maggiore (oltre 5 anni di età) a "Festosa", vacca da riproduzione di dieci quintali di peso dell'allevatore Piero Smargiassi di Ancona.
"Milo", come tanti altri bovini ammirati nel corso dei tre giorni della rassegna maceratese - ha sottolineato l'assessore provinciale all'agricoltura, Silvano Ramadori, durante la cerimonia di premiazione - è il frutto di un'attenta e costante opera di selezione delle razza Marchigiana portata avanti ormai da molti anni dal Centro Tori di Macerata. "Birbo", il "nonno" del vincitore, era un toro di proprietà del Centro maceratese, che fu campione alla Raci del 1997. Da lui sono nati molti altri bovini oggi presenti in allevamenti sia italiani che del Brasile e dell'Olanda. Non a caso a Villa Potenza si sono visti quest'anno anche delegazioni di allevatori giunte proprio da questi due paesi.
Quali sono le finalità della selezione? "Per i bovini di razza Marchigiana - precisa il direttore del Centro Tori, Dino Mosca - la selezione ha lo scopo di produrre soggetti con spiccata attitudine alla produzione della carne con ottime caratteristiche organolettiche. La razza ha raggiunto una notevole velocità di accrescimento ed un'ottima resa alla macellazione."


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