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Camerino, giovedì 15 maggio 2003
Concerto di musica antica


compositore Francesco Landini detto “il cieco degli organi"


I due grandi compositori fiamminghi Guillame Dufay e Gilles Binchois

Si terrà lunedì prossimo 19 Maggio, alle ore 21.15 presso la Sala dei Priori del Palazzo Comunale, l’ultimo appuntamento con la 36ª Stagione Concertistica della Gioventù Musicale di Camerino.
Anche quest’anno, così come avviene con continuità dal 1988, l’associazione chiuderà la rassegna musicale con un concerto di musica antica organizzato in collaborazione con l’Associazione Corsa alla Spada e Palio, in occasione della ben nota rievocazione storica.
La GMI ha invitato in questa edizione il GRUPPO MUSICA INSIEME di Roma, un ensemble composto da Ilaria Severo (soprano), Pietro Calabretta (contratenore), Andrea Robino Rizzet (baritono), Anne-Beate Zimmer (flauto) e Antenore Tecardi (liuto), che eseguirà un programma dal titolo “La Musica al tempo dei da Varano, Signori di Camerino”.
Il Gruppo Musica Insieme, vero pioniere in Italia in questo tipo di repertorio, cercherà di far luce su un aspetto molto importante della vita di corte, quello della produzione ed esecuzione di musica.
Il programma, impaginato con brani di autori come Francesco Landini (1325/35-1397), Guillame Dufay (1397-1474), Guglielmo Ebreo (1425 ca.-1480 ca.), Bartolomeo Tromboncino (1470 ca.-1535 ca.)ed altri, costituisce quindi un primo tentativo di ricostruzione del repertorio musicale che, con molta probabilità, arricchiva le cerimonie e gli intrattenimenti alla corte dei da Varano.
Ci dice lo stesso Antenore Tecardi, leader del gruppo, : “Questo primo approccio si basa su alcuni elementi certi, come la presenza a Camerino di Guglielmo Ebreo da Pesaro (considerato il primo trattatista nella storia del ballo, coreografo e teorico di sommo ingegno) durante i festeggiamenti per il matrimonio di Costanza di Piergentile da Varano con Alessandro Sforza (1444) ed il soggiorno di Isabella D’Este presso la corte di Giulio Cesare nel 1493, e sui legami familiari che i membri della Signoria ebbero con le più importanti dinastie dell’Italia Centrale e Settentrionale, favorendo proficui scambi culturali.
Il periodo esaminato va dalla presa del potere da parte di Gentile da Varano, avvenuta nel 1262, fino al massimo splendore della Signoria al tempo di Giulio Cesare da Varano (1464-1502).
Nel XIII secolo la Chiesa ed i suoi Ordini religiosi erano pressoché gli unici detentori del “sapere” riconosciuto, mentre a partire dal Trecento un nuovo modello di cultura cominciò a diffondersi nelle varie Corti italiane ad opera di quei Signori mecenati che fecero a gara per avere al loro servizio i più illustri artisti del tempo. Per quanto riguarda la musica in particolare, può essere interessante notare che, dalla fine del Trecento e per ben due secoli, per le composizioni richieste per le occasioni ufficiali o per le più importanti cerimonie religiose venivano stipendiati musicisti franco-fiamminghi (come Dufay o Binchois), celebri per la loro professionalità e preparazione nella tecnica polifonica, mentre per gli intrattenimenti cortigiani erano molto richiesti e molto ben pagati musicisti italiani che cantavano le loro composizioni accompagnandosi con il liuto.
Tali “cantori al leuto” furono gli inventori di quel genere frottolistico che fiorì inizialmente alla corte dei Gonzaga a Mantova, ma che poi si diffuse in tutta la penisola tramite le stampe veneziane di Ottaviano Petrucci da Fossombrone (inventore della stampa musicale con caratteri mobili) ed altri.
Tromboncino e Cara, entrambi musicisti favoriti da isabella d’Este, furono sicuramente i massimi esponenti di questo genere. Tra i generi leggeri figurava anche la danza; nel concerto di lunedì sera potrete ascoltare anche una elegante bassa-danza di Guglielmo Ebreo.

TM6 - TeleMacerata

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