Le tensioni internazionali, i rischi che a livello mondiale si sono materializzati negli ultimi tempi con la guerra in Irak e tutte le vicende correlate hanno portato due nazionali iscritte al torneo di qualificazione olimpico di softball che si svolgerà a Macerata e Cupramontana il prossimo giugno a dover rinunciare. E’ di questi giorni la notizia che Israele e Zimbawe, loro malgrado, hanno deciso di abdicare, non ritenendo di avere le necessarie sicurezze per affrontare un lungo viaggio in Italia in periodi non facili come quelli attuali. “Una rinuncia dolorosa –ha ammesso un portavoce della Federazione israeliana- perché ci tenevamo molto a prendere parte a questa kermesse italiana che per il softball è un punto di riferimento importantissimo, direi l’evento dell’anno prima delle Olimpiadi di Atene. Però l’attuale crisi internazionale, le difficoltà ed i problemi di ordine pubblico che avrebbe comportato sia per noi che per gli organizzatori marchigiani la presenza di Israele ci ha portato a prendere questa dolorosa decisione, nonostante ci fosse la chiara volontà di partecipare visto che la nostra iscrizione è stata una delle prime. Dispiace dire che la guerra ha vinto sullo sport, ma la realtà è questa e sarebbe stato grave da parte della nostra federazione non prenderne atto”. Del resto, solo poche settimane fa, a Palermo, in occasione di una partita di calcio internazionale, giocata da Israele in campo neutro proprio a causa dell’impossibilità di disputarla in casa, si è visto ciò che ha comportato: un ingente spiegamento di forze dell’ordine, pochissimi spettatori allo stadio, ed una tensione palpabile sin dai giorni precedenti l’evento. Anche il Col, pur a malincuore, ha preso atto di questa impossibilità della nazionale israeliana di prendere parte a queste qualificazioni olimpiche, augurandosi magari che, in un momento mondiale più tranquillo, la rappresentativa mediorientale possa tornare a Macerata per disputare una partita contro la nazionale azzurra. La rinuncia dello Zimbawe, invece, è dovuta sì alle note difficoltà internazionali attuali ma anche, probabilmente, ad una certa difficoltà ad allestire una nazionale competitiva, alla luce di rinunce importanti di qualche atleta di primo piano della rappresentativa africana. A rappresentare il continente nero resta comunque il Botswana, anche se il lotto delle formazioni al via scende da 14 a 12. Con tutto quello che ne consegue a livello di ridisegnare i calendari del torneo e la presenza delle nazionali nei due centri di Macerata e Cupramontana. A mitigare un pizzico di delusione giunto alla luce di queste due dolorose rinunce è arrivata invece la conferma che almeno 4 partite (si presume quelle più importanti e con l’Italia in campo) verranno riprese e irradiate in tutto il mondo da RaiSport, il canale sportivo satellitare diretto da Paolo Francia. Ciò darà sicuramente una visibilità notevolissima al territorio marchigiano e sarà un traino molto importante anche dal punto di vista dell’immagine e del turismo

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