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Regione Marche, giovedì 17 aprile 2003
L’olio marchigiano “conquista” Verona

L’olio marchigiano conquista Verona. Le Marche si sono presentate al SOL (Salone specializzato, dedicato all’olio di oliva extravergine, dal 10 al 14 aprile) in grande stile e con una preparazione adeguata, legando l’immagine dell’olio alla cultura e al turismo. E i risultati non si sono fatti attendere.
Lo stand della Regione, che ospitava 12 aziende marchigiane, è risultato tra i più visitati. Gli stessi operatori hanno commentato con soddisfazione l’andamento della manifestazione, contraddistinta da numerosi contatti commerciali.
La cartina di tornasole del successo è stata la degustazione guidata di cinque oli marchigiani presso lo stand riservato ai visitatori professionali: sala piena, oltre settanta degustatori nazionali e internazionali, giudizi positivi sui monovarietali proposti.
Anche Luigi Veronelli, enologo e critico agroalimentare, ha parlato delle Marche come di una “realtà dove il settore degli oli può esplodere. C’è molto spazio da occupare e avete le carte in regola per emergere”.
“Le Marche hanno dimostrato a Verona – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Giulio Silenzi – di poter proporre un olio di qualità eccellente, molto gradito ai consumatori. È un prodotto che sta trovando accoglienza favorevole tra gli esperti e che deve spingerci a investire su questo comparto, di estremo interesse per l’economia, non solo agricola, della regione. L’olio, infatti, non è un alimento unico, fine a se stesso, ma si sposa con il territorio e gli altri prodotti regionali. Oggi non si vende più solo l’olio, cioè il solo prodotto, ma tutta la cultura e l’ambiente da cui nasce e di cui connota l’origine. L’olivicoltura marchigiana non può affermarsi puntando sulla produzione industriale, sulla massificazione, ma proponendosi come lo specchio di una realtà unica, caratteristica, dalle forti connotazioni territoriali”.
Lo stand della Regione ha occupato oltre 260 metri quadri del padiglione riservato al SOL. Ha ospitato, insieme alle 12 aziende, l’Assam e il Consorzio “Marche Extravergine” (con oltre 130 soci).
La superficie olivicola delle Marche è passata dai 6.500 ettari del 1991, agli 11 mila ettari del 2001 (dati Istat). La qualità e renumeratività dell’olio marchigiano ha favorito questa crescita continua d’interesse verso la coltura. Oggi un buon olio viene mediamente venduto a un prezzo oscillante tra i 10 e i 20 euro al litro.
L’olio marchigiano si distingue per la caratteristiche qualità organolettiche, connotate da un “fruttato medio leggero, con sentori di erba, carciofi e mela”.
I consorzi degli olivicoltori e la Regione Marche stanno lavorando per attenere una DOP regionale, già riconosciuta, individualmente, all’olio di Cartoceto.
La certificazione unica dell’olio regionale, hanno sostenuto gli operatori marchigiani presenti a Verona, “consente di garantire la qualità di base di tutta la produzione regionale, agevolando la penetrazione del nostro olio su un mercato sempre più condizionato dai nuovi paesi emergenti e da un prodotto generico, dai bassi costi di produzione e di vendita, ma dalla qualità incerta”.(

Tm6 telemacerata

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