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Ancona, lunedì 14 aprile 2003
Patto Regione-Coldiretti

Un patto contro le multinazionali e quelle forze politiche ed economiche che vogliono impedire che i consumatori possano scegliere, che il prodotto “fatto nelle Marche” sia certificato. Lo hanno stretto stamani Coldiretti Marche e Regione Marche nel corso del convegno “Origine del made in Italy: vogliamo dare battaglia?”, svoltosi presso l’Auditorium della Banca delle Marche di Jesi. Un patto idealmente sugellato dalle firme apposte dagli assessori Silenzi, Agostini e Melappioni sulla proposta di legge per l’etichettatura obbligatoria dell’origine degli alimenti. “Revisione della Pac, richiesta di sicurezza da parte dei consumatori, invecchiamento della popolazione agricola sono tematiche sulle quali si gioca il futuro della nostra agricoltura - ha spiegato il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -; occorre allora affrontarle nella maniera migliore, collaborando con le istituzioni perché si stringano i tempi su alcune questioni chiave come il Par, il Piano zootecnico, il nodo delle risorse idriche, lo Statuto, la revisione del Psr, i servizi di sviluppo, la promozione”.
“La nostra è una regione che ha origini agricole ma che ha poi sviluppato una forte mentalità imprenditoriale - ha sottolineato da parte sua il presidente D’Ambrosio -; lavoriamo dunque assieme per recuperare quelle radici, valorizzandole e utilizzandole per promuovere le Marche, ma anche per salvaguardare l’ambiente”. Tanti gli argomenti analizzati nel corso dei vari interventi. Il presidente regionale delle Province, Palmiro Ucchielli ha messo in risalto l’importanza del decentramento, “che vuol dire anche fare un gioco di squadra nella promozione, evitando iniziative doppioni”. L’assessore Agostini ha fornito assicurazioni circa la volontà della Regione di accelerare i tempi sulle quesioni agricole. “Prima di tutto per il Piano agricolo, - ha dichiarato -, che cercheremo di approvare entro l’estate”. Applaudito anche l’intervento del collega Melappioni. “Da cittadino, condivido l’impegno di Coldiretti - ha spiegato l’assessore alla Sanità -, poiché va nella direzione di quell’alleanza per la salute che muove il nuovo piano sanitario”. Dalle parole dell’assessore Silenzi è emersa, invece, la ferma intenzione di continuare con la battaglia per il “made in Marche”. “Anche attraverso accordi con la grande distribuzione - ha spiegato -: faremo in modo che i centri commerciali che aprono nella nostra zona utilizzino una percentuale fissa di prodotti locali”. Un’attenzione per la tipicità fatta propria anche dall’assessore jesino Katia Mammoli e dal vicepresidente di Banca Marche, Antonio Perini, mentre Pierino Chiacchiarini, rappresentante dei consumatori marchigiani, ha espresso l’augurio che i cittadini possano essere sempre più garantiti.


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