Sono 6.799 (circa il 5% in meno rispetto allo scorso anno) i cacciatori residenti nei 57 Comuni della provincia di Macerata, pronti con le loro doppiette che da domenica 1 settembre potranno tornare a sparare. Con l’apertura della caccia inizia anche un periodo di maggiore lavoro per gli agenti della Polizia provinciale, impegnata come in ogni stagione venatoria a verificare su tutto il territorio il rispetto nella disciplina generale sulle attività di caccia e le norme del calendario regionale, oltre alle disposizioni particolari di limitazione dell’esercizio venatorio su determinate zone individuate dalla Provincia. Ai 29 componenti il Corpo di Polizia provinciale, coordinati dal comandante, tenente Alberto Storani, si affiancheranno per l’occasione alcune decine di guardie venatorie volontarie che aderiscono alle associazioni venatorie (Enalcaccia, Arcicaccia, Libera Caccia, Italcaccia, Federcaccia) ed anche ad alcune associazione ambientaliste. Si tratta di volontari che - avendo superato appositi corsi di formazione - sono in possesso dei relativi decreti di nomina.
Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, sono i centri della costa quelli maggiormente affollati di doppiette. Ad avere il più alto indice di densità venatoria, cioè il rapporto tra il numero di cacciatori residenti in ciascun centro del maceratese e gli ettari di superficie agrosilvopastorale di quello stesso Comune, sono infatti Civitanova Marche e Porto Recanati che, entrambi con bassa estensione territoriale extraurbana, hanno un alto numero di cacciatori. Agli ultimi posti della classifica figurano Acquacanina, Bolognola e Castelsantangelo sul Nera, che sono anche i Comuni con il minor indice venatorio di tutte le Marche.

Tiziana Tiberi - TM6