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Serrapetrona, lunedì 26 agosto 2002
Una mostra su un irrisolto “giallo” d'arredo urbano




C’è un aspetto del paesaggio urbano dei borghi medioevali che gli studiosi non sono ancora riusciti a chiarire: quale fosse l’utilizzo delle “cicogne” di ferro e pietra ancora oggi esistenti su diversi edifici medievali presenti in diversi centri delle Marche e di poche altre regioni italiane, tra cui in particolare la Toscana. Si tratta di quei caratteristici e misteriosi elementi che sporgono a varie altezze sulle facciate delle costruzioni risalenti ai secoli XIV e XV. Nella maggior parte dei casi sono in ferro, di foggia diversa, a volte elaborati e a volte semplicissimi, atti a sostenere pali di legno posti in posizione orizzontale. La presenza di queste “cicogne” è testimoniata anche in diverse opere pittoriche di importanti artisti che operarono in quel tempo nell’Italia centrale.
Gli assessorati alle attività culturali della Provincia di Macerata ed Ascoli Piceno hanno realizzato una mostra fotografica itinerante che, raccogliendo una cinquantina di fotografie realizzate dalla studioso e ricercatore Paolo Pinti, testimoniano la presenza delle “cicogne” in edifici di numerosi città, paesi e piccoli borghi sparsi nel territorio delle due province marchigiane.
In questi giorni la mostra è allestita a Serrapetrona dove fino all’8 settembre ogni venerdì, sabato e domenica può essere visitata (ore 10-12 e 15-19) presso le sale del municipio.
Alcuni studiosi - scrivono Paolo Pinti e Eleonora Cutrini nella presentazione della mostra - ritengono che il palo sostenuto dalle “cicogne” servisse per mettere ad asciugare i filati di lana appena tinti o più semplicemente i panni lavati, altri ritengono che servisse per appoggiarvi stendardi durante le feste o le processioni, altri per appendervi gabbie per uccelli, altri ancora per farvi posare i piccioni. Nessuna di queste tesi trova però un riscontro attendibile dall’esame tecnico e tipologico dei ferri.
Chissà che tra i visitatori delle mostra di Serrapetrona non ci possa essere qualcuno in grado di svelare questo medievale “giallo d’arredo urbano”. Una sfida che è un motivo in più per visitare questa originale e curiosa rassegna fotografica.

TM6 - TeleMacerata

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