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Regione, mercoledì 8 gennaio 2003
Contro l’inquinamento atmosferico

In questo periodo dell’anno l’inquinamento atmosferico dovuto alle polveri sottili, le PM10, è delicato e d’attualità in alcune città delle Marche. Su proposta dell’assessore Marco Amagliani, per cui, la Giunta regionale ha definito i criteri e le procedure dei provvedimenti d’emergenza nel caso di episodi acuti, fissandone fino al 31 marzo il periodo sperimentale d’applicazione. L’intervallo invernale, infatti, è quello considerato a rischio sulla base dell’analisi storica realizzata in molte regioni italiane. Successivamente il tavolo tecnico che ha lavorato per molte settimane a predisporre i criteri valuterà gli effetti dell’azione e gli interventi da riprogrammare. Tavolo che è formato da Province, Comuni, Arpam, Osservatorio geofisico di Macerata, Assam e tecnici regionali dell’Ambiente, dei Trasporti, della Sanità e della Protezione civile.
“Abbiamo operato su due presupposti – ha detto Amagliani –: in primo luogo abbiamo stabilito una strategia omogenea d’intervento per tutti i quattro ambiti sensibili individuati nelle Marche, lasciando ai comuni interessati, attraverso la redazione di programmi operativi d’ambito, l’autonomia di limitare ancor più il traffico veicolare sulla base delle proprie specificità. La delibera non si limita a affrontare l’emergenza: rilancia l’ipotesi di accordi di programma fra Province, Comuni, Regione e Ministero Ambiente per la prevenzione, il risanamento e la gestione della qualità dell’aria o anche il mantenimento dov’essa è accettabile. Intese che riguarderanno non solo la mobilità sostenibile, ma anche gli effetti inquinanti provenienti da strutture di produzione energetica, come le centrali a combustibili fossili, o da industrie. Il primo accordo, la cui bozza è gia stata approvata, nei prossimi giorni verrà sottoposto all’approvazione di ben 19 amministrazioni locali.”
Gli ambiti sensibili individuati riguardano essenzialmente comuni al di sopra dei 25 mila abitanti della fascia costiera e delle zone vallive: il primo, a nord, è quello della bassa valle del Foglia e Metauro e dei comuni di Pesaro e Fano, il secondo comprende l’area metropolitana di Ancona, Senigallia, Iesi, Falconara. Il terzo ambito riguarda la bassa valle del Chienti, Macerata, Civitanova e Fermo, mentre l’ultimo a sud è quello di Ascoli e San Benedetto e della valle del Tronto. I comuni, compresi quelli a inferiore densità abitativa, attiveranno con ordinanza comunale i provvedimenti di limitazione del traffico sulla base delle rilevazioni effettuate dalle undici stazioni presenti sull’intero territorio regionale.
La scala d’interventi prevede tre livelli d’attenzione collegati al valore medio giornaliero di PM10 e al numero di giorni consecutivi d’inquinamento rilevati.

TM6 - TeleMacerata

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