“Persa una grande occasione, per riqualificare ruolo e compiti della Polizia locale, perché la sicurezza del cittadino non è solo un problema di criminalità”. È l’opinione dell’assessore Lidio Rocchi sulla istituzione governativa del “poliziotto di quartiere”. Un giudizio formulato in occasione della presentazione del Calendario 2003, curato dal Comitato tecnico regionale per le attività di polizia locale e dedicato al lavoro dei milleseicento Vigili urbani marchigiani.
“Va salutata senz’altro positivamente la figura del poliziotto di quartiere - ha sottolineato Rocchi, assessore regionale alla Polizia locale – ma si è perduta l’occasione per rilanciare anche la figura del vigile di quartiere. Il servizio andava istituito dai Comandi e dalle amministrazioni locali, con persone preparate e pronte a svolgere questi compiti. La Regione, attraverso la Scuola del personale di Treia, è in grado di istruire questi agenti e di renderli operativi in poco tempo”.
Due gli appunti formulati da Rocchi all’iniziativa del Governo: “Non è previsto il pattugliamento misto (Polizia, Carabinieri, Vigili) e non è stata approntata una sala operativa integrata tra i vari corpi di polizia. Il rischio è che si possano registrare sovrapposizioni nei controlli e nello svolgimento dell’attività ordinaria”.
L’assessore ritiene che i Comuni e l’Anci debbano “riprendere in mano la situazione e portarla a livello delle Prefetture. È necessario riqualificare il lavoro della Polizia locale, puntando alla creazione di un sistema integrato di sicurezza territoriale”. Su settemila decessi non naturali, è stato spiegato, solo trecento sono imputabili alla criminalità. I rimanenti sono dovuti a carenza di sicurezza in senso lato (stradale, antinfortunistica, ecc.). Una realtà che indica come la tranquillità dei cittadini non dipenda solo dalle forze dell’ordine.
Il Calendario 2003 della Polizia locale marchigiana è dedicato proprio all’educazione alla sicurezze e alla legalità. “L’obiettivo – scrive il presidente D’Ambrosio nella presentazione – è quello di coinvolgere le istituzioni, la scuola, i giovani e la famiglia, per creare quelle sinergie necessarie al miglioramento della qualità della vita, a partire dai fenomeni di devianza giovanile”.
Il Calendario illustra le attività di dodici (come i mesi) Corpi di Polizia locale - Ancona, Civitanova Marche, Fabriano, Fano, Jesi, Macerata, Numana, Osimo, Ostra, Porto San Giorgio, San Severino Marche e Senigallia – svolte nelle scuole cittadine.
“Capire le attese, per dare le risposte giuste, sviluppando un discorso con i ragazzi, a partire dalla scuola: l’istituzione che racchiude tutte le articolazioni della società civile”. Questo il senso dell’attività quotidiana svolta dalla Polizia locale, spiegato da Cesarino Caioni, del Comitato tecnico regionale.
L’obiettivo è quello di giungere alla definizione di un vero e proprio “Patto sociale di sicurezza urbana”, parlando lo stesso linguaggio dei giovani. “Scelta obbligata – ha concluso Rocchi - per farsi capire e per fare recepire loro che solidarietà e sicurezza non sono acquisite per sempre, ma vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, adeguatamente protette”.

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