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Su disposizione dell’Autorità giudiziaria, la Polizia provinciale di Macerata ha effettuato un ulteriore sequestro in un impianto di autodemolizione e rottamazione di Recanati. Alla base del provvedimento c’è l’avvenuto accertamento, da parte degli agenti di vigilanza della Provincia, di violazioni compiute dalla ditta nella fase in cui veniva attuato il previsto progetto di bonifica del sito. A spiegare l’accaduto è l’assessore provinciale all’ambiente, Stefano Leoperdi: “La Provincia nella primavera scorsa aveva avviato una capillare vigilanza sugli oltre venti impianti di autodemolizione presenti sul territorio maceratese. Nella gran parte delle aziende di rottamazione furono riscontrate violazioni di normative a tutela dell’ambiente e nei casi più gravi furono effettuati anche sequestri degli impianti. L’azione della Provincia non voleva essere e non è stata di carattere punitivo. Essa mirava a tutelare l’ambiente e in questo senso è stata chiesta la collaborazione delle stesse imprese di rottamazione. In diversi incontri con i rappresentati della categoria e con gli stessi rottamatori, è stato richiesta la realizzazione di progetti per un programma di risanamento. Le imprese hanno accolto l’invito ed hanno presentato progetti che mirano a ripristinare la regolarità dell’attività di autodemolizione e a risanare i siti, spesso inquinanti da sversamenti nel suolo di acidi ed idrocarburi. La messa in atto di questi provvedimenti di adeguamento degli impianti viene costantemente monitorata dalla Polizia provinciale. Nel caso dell’impianto di Recanati è stato constatato che le operazioni di bonifica non venivano condotte nei modi dovuti; anzi, nell’area in cui si effettua la pressatura della auto, sono stati notati sversamenti di acidi di batterie e di olii non preventivamente asportati nei modi dovuti dalle autovetture. Questa ulteriore segnalazione alla Procura della Repubblica ha portato al nuovo sequestro e alla sospensione del nulla osta per le operazioni di bonifica dell’impianto. Nel complesso comunque - dice ancora Leoperdi - esiste la volontà della categoria delle rottamatori di mettersi in regola per limitare l’impatto degli impianti sull’ambiente e sono certo che il programma in corso porterà a buoni risultati.” In questi giorni diversi titolari di impianti di autodemolizione hanno ricevuto “avvisi di garanzia”. La Provincia precisa che si tratta di provvedimenti dell’Autorità giudiziaria riferiti non agli accertamenti della primavera scorsa, ma ad una campagna di controlli promossa dal Ministero dell’Interno ed attuata localmente tra il 2000 ed il 2001 dalla Polizia stradale con la collaborazione della Polizia provinciale.
Tm6 Telemacerata
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