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Con l’ultima recita al teatro “Nicola Vaccaj” di Tolentino si è conclusa con successo la tournée marchigiana de “Il mio nome è Caino”, spettacolo teatrale cooprodotto dalla Provincia di Macerata nell’ambito di “Terra dei Teatri Festival”. Si tratta di un lavoro teatrale di denuncia sul tema della mafia. Letteratura, cinema e teatro si sono occupati e si occupano molto di mafia, ma sempre con gli occhi ed il cuore di chi la mafia la teme e la combatte. Claudio Fava, che dalla mafia si è visto portar via suo padre Giuseppe, giornalista ucciso da "Cosa nostra", quattro anni fa ha scritto un romanzo "Il mio nome è Caino", mettendo come protagonista della storia un uomo del "male"; una storia di mafia vista dal suo interno, insomma. Ora dal libro di Claudio Fava, con la necessaria rivisitazione del testo, è nata un'opera teatrale diretta dal registra messinese Ninni Bruschetta. Lo spettacolo, mantenendo il titolo originale del romanzo, è stato allestito durante il mese di novembre al teatro comunale di Caldarola, dove una settimana fa è stato presentato in anteprima. Poi il 30 novembre il teatro "Lauro Rossi" di Macerata ha ospitato la “prima nazionale” a cui sono seguite due recite a Fabriano e, appunto, a Tolentino. L’attore Giovanni Moschella dà volto e voce a Caino, un killer della mafia, figlio e nipote di boss che racconta il suo ruolo di "burocrate dell'omicidio", fino a rimanere lui stesso ucciso. Il vibrante racconto mescola due linguaggi: quello del teatro di prosa e quello cinematografico che, nell'allestimento della compagnia siciliana convivono, alternandosi e interagendo nell'azione serrata del racconto. Nello spettacolo, che si avvale di musiche eseguite dal vivo, recitano anche Totò Onnis, Maurizio Puglisi, Federico Ceci, David Coco, Franco Cicero, Angelo Campolo e lo stesso regista Ninni Bruschetta. Alla regia ha collaborato la tolentinate Gabriela Eleonori.
TM6 - TeleMacerata
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