Un confronto a 360 gradi sul tema che più interessa i cittadini, la salute, si è svolto oggi pomeriggio in occasione del consiglio comunale aperto, il terzo consiglio tematico svolto quest'anno a Macerata. All'incontro hanno preso parte, oltre a parlamentari e amministratori provinciali e regionali, anche numerosi cittadini, a dimostrazione, come ha ricordato il sindaco Giorgio Meschini, che il tema è di strettissima attualità, "alla vigilia di una riforma importantissima per la sanità della nostra Regione".
Quanto alle esigenze della città, il sindaco ha proposto all'assessore regionale, una serie di questioni, dalla valorizzazione delle risorse umane (ossia la formazione di bravi medici ed infermieri), alla razionalizzazione dei servizi per dare risposte ai cittadini sul territorio, magari utilizzando tecnologie informatiche, fino al miglioramento dei servizi per gli anziani. "Servono anche altre due specializzazioni - ha proseguito il primo cittadino - neonatologia ed emodinamica, quest'ultima indispensabile per affrontare con efficacia le malattie cardiovascolari, prima causa di morte nella nostra provincia".
Immediata la replica dell'assessore regionale, Augusto Melappioni: pollice verso per il reparto di neonatologia ("non ci sono le condizioni"), mentre qualcosa più di uno spiraglio si è aperto per emodinamica: "entro pochi mesi potremo dare una risposta che mi auguro sia positiva". Dopo aver ricordato lo stato drammatico in cui versa la sanità regionale dal punto di vista economico ("è un sistema che costa e le sue risorse sono particolarmente risicate"), propugnando al contempo la nota riforma della "Ausl unica regionale? varata dalla giunta e in discussione da parte dell'assise consiliare regionale, Melappioni ha ricordato i progressi compiuti dall'ospedale di Macerata: in realtà cresciuto assai più del singolo reparto oncologico, "anche se la strada del polo oncologico può essere certamente percorribile".
E, a proposito dei progressi in corso per l'ospedale cittadino, è intervenuto il commissario straordinario della Ausl 9, Piero Ciccarelli: "contiamo di completare la nuova ala dell'ospedale entro il maggio del 2004, disponibili sono, inoltre, i finanziamenti per i lavori al vecchio ospedale e per l'obitorio; risolti gli ultimi contenziosi è imminente l'inaugurazione del reparto di radioterapia metabolica, mentre a dicembre partirà anche la Pet, così come stiamo riorganizzando il pronto soccorso". Senza nascondere le difficoltà organizzative e i problemi economici in cui versa la sanità maceratese, Ciccarelli ha chiesto, comunque, alla Regione mano libera sui 450 posti letto disponibili: "lasciateci la libertà di suddividerli e organizzarli come meglio riteniamo".
Dal dibattito successivo è emersa una sostanziale avversione nei confronti della riforma regionale. "Assolutamente contrario" si è dichiarato il coordinatore del Tribunale dei diritti del malato, Renzo Pallotta, mentre la capogruppo Anna Menghi dell'omonimo comitato ha osservato: "se l'assessore Melappioni è venuto per ascoltare tornerà a casa con parecchi pareri negativi al suo progetto della Ausl unica, compresi quelli provenienti da esponenti del suo stesso partito, i Ds". Pollice verso anche da Ivano Tacconi (Ppe): "lo stato in cui versano i trasporti e la logistica regionale dimostrano che i tempi non sono ancora maturi per una Ausl unica ad Ancona". Di "sistema coloniale della sanità" a discapito delle province di Macerata e Ascoli ha parlato il deputato di An, Giulio Conti, mentre dal lato opposto del versante politico, il consigliere comunale Alessandro Savi dei Comunisti italiani, ha perorato la causa delle quattro Ausl provinciali. Tra gli altri sono intervenuti anche i consiglieri regionali Francesco Massi e Fabio Pistarelli, i sindacalisti Aldo Benfatto della Cgil e Franco Patrignani della Cisl, il senatore Mario Cavallaro e Guido Garufi del Comitato di lotta per l'ospedale di Macerata.
Il dibattito sulla "servizi e strutture sanitarie del territorio" sarà trasmesso integralmente da Telemacerata sabato 2 novembre a partire dalle 18.

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