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Tolentino, giovedì 10 ottobre 2013
FINO ALLA FINE, FESTIVAL DEL SAPER VIVERE 12, 13 E 14 OTTOBRE CASTELLO DELLA RANCIA

TANTI GLI OSPITI: UMBERTO CURI, SANDRO SPINSANTI, LUCIANO ORSI, LUCA VIOLINI, LUCIA BENDIA, ALINA MANCUSO, FABRIZIO OTTAVIUCCI E TANTI ALTRI
Per tre giorni, dal 12 al 14 ottobre, il Castello della Rancia di Tolentino ospita un percorso di riflessione e di formazione attorno a temi delicati come quelli del fine vita. Il progetto, unico in Italia, si apre proprio in occasione della Giornata Mondiale dell’Hospice e porta il Castello della Rancia all’attenzione internazionale con una diretta streaming che connetterà le Marche con il resto del mondo.

La manifestazione organizzata dal Comune di Tolentino, dall’Associazione Interdisciplinare Ponte Blu, dalla BibliHospice, Biblioteca Itinerante Hospice “Gianni Papetta” Onlus, dal GVHL Gruppo Volontari Hospice Loreto Onlus e dall’Area Vasta 3 Camerino è stata fortemente appoggiata anche dal Worldwide Palliative Care Alliance.

Con tema “Il respiro”, la tre giorni vuole essere uno spazio multisfaccettato dove si incontrano le arti e le scienze, il tutto per porre insieme due concetti tanto distanti quanto contigui, il saper vivere e il saper morire. Tanti gli ospiti chiamati ad intervenire. Dal filosofo Umberto Curi ai bioeticisti Sandro Spinsanti e Luciano Orsi, dagli attori Luca Violini, Lucia Bendia e Alina Mancuso, al compositore Fabrizio Ottaviucci.

E poi grande spazio è quello riservato alla formazione con il percorso formativo VELA nelle Marche ideato dalla FILE, Fondazione Italiana Leniterapia con tantissimi medici di fama nazionale e internazionale chiamati ad alternarsi sul palco e a dialogare tra loro. Articolato nelle due sessioni del sabato e del lunedì, conferirà 8 crediti formativi alle professioni ECM.


LA GIORNATA MONDIALE DELL’HOSPICE E LA DIRETTA STREAMING INTERNAZIONALE
Le associazioni Ponte Blu, BibliHospice Onlus, GVHL Onlus e l’Area Vasta 3 di Camerino, si sono unite per organizzare insieme questo festival che inizia il 12 ottobre con la Giornata Mondiale Hospice, evento promosso dalla Worldwide Palliative Care Alliance.
Il 12 ottobre tutto il mondo si unisce per realizzare un unico obiettivo. Portare alla conoscenza di quanti lo ignorano che esiste un altro modo per accostarsi al fine vita. Per la Giornata Mondiale Hospice 2013, migliaia di persone in oltre 70 paesi si riuniranno in più di 1.000 eventi per promuovere, incentivare e far conoscere la filosofia dell’Hospice e delle Cure Palliative.
Per l’occasione, unico in Italia, il Castello della Rancia sarà collegato via streaming internazionale alla rete di altri eventi che si svolgeranno in ogni angolo del globo.


IL TEMA E IL LOGO
Tematica dell’edizione 2013 è “Il respiro” considerato non soltanto come manifestazione fisica individuale ma anche come metafora della vita. Dal termine sanscrito Ātman, che indica essenza o soffio vitale e trae il suo significato dalle radici an (respirare), at (andare) e va (soffiare) la riflessione spazierà sino ad avvolgere anche l’etimologia greca che alla parola Pneuma, riconosce due significati, respiro e anima.
In linea con il tema, anche la scelta grafica del logo del festival realizzato dall’artista Paolo Buatti. Due punti posti l’uno sull’altro e, a seguire, due barrette verticali parallele. Un simbolo familiare per chi sa leggere la musica. Se infatti sul pentagramma le due linee indicano la conclusione di una composizione musicale, i due punti invitano il musicista a ritornare all’inizio. Un panta rei che obbliga a riconsiderare i concetti di inizio e fine.
A sottolineare ulteriormente il tema del respiro è invece il simbolo grafico che prende il posto della “i” di “respiro” e che, ancora una volta, attinge alla partitura musicale nella simbologia propria del respiro in musica.


LA FILOSOFIA, LA BIOETICA, LA RECITAZIONE E LE SCIENZE MEDICHE
Il tema del fine vita, nella specifica declinazione “Il respiro”, apre il pensiero alle più disparate problematiche oggetto dell’elaborazione multidisciplinare che il festival tenta di mettere in atto.
Sabato 12 si apre con un focus di stampo filosofico con due personalità di incredibile appeal intellettuale. Alle 16 del sabato ben tre le lectio magistralis che vedranno sul palco uno dopo l’altro, il filosofo Umberto Curi e i bioeticisti Sandro Spinsanti e Luciano Orsi.
Alla riflessione filosofica si somma poi quella riservata alla recitazione e alle virtù attoriali. Da Luca Violini che alle 15 racconterà “L’ultimo respiro nello specchio della letteratura” a Lucia Bendia e Alina Mancuso che alle 21.30 leggeranno alcuni pensieri di parenti di pazienti appena scomparsi.
Oltre al sabato con la relazione della pneumologa e allergologa Dagmar Rinnenburger e i numerosi medici marchigiani, anche la domenica e il lunedì, grande spazio sarà riservato alle personalità della medicina. La maratona di formazione del lunedì porterà sul palco del Castello numerosissimi luminari della medicina. Dal geriatra Lorenzo Boncinelli, al dottor Alessandro Bussotti, passando per il palliativista Massimo Piazza e numerosissimi altri.



MOSTRE, CONCERTI, FORMAZIONE
La tre giorni si articola secondo tipologie di riflessione diverse ma che divengono strumenti idonei a esaminare le problematiche da tante prospettive differenti: gli incontri di formazione, le mostre e le performance, i laboratori, i concerti.


LA FORMAZIONE
Tassello di sostanziale importanza è infatti quello riservato alla formazione.
Il festival si apre e si chiude con il percorso formativo VELA nelle Marche ideato dalla FILE, Fondazione Italiana Leniterapia. Il progetto si sviluppa in due sessioni, il sabato e il lunedì, e si pone come obiettivo quello di migliorare l’assistenza alle persone anziane affette da demenza in stadio avanzato e terminale mettendo in contatto il personale che opera nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (R.S.A.) con le cure palliative, le loro prassi, gli strumenti terapeutici e la cultura che li ispira. Nelle due tappe del sabato e del lunedì si terranno una serie di incontri di formazione per le professioni ECM (medici, MMG, infermieri, fisioterapisti, psicologi, educatori) che culmineranno con il conferimenti di 8 crediti formativi per quanti supereranno il test di valutazione finale. Al personale OSS, agli animatori e ad altre figure professionali attinenti, verrà rilasciato invece un attestato di presenza.


LE MOSTRE E LE PERFORMANCE
Grande spazio è quello che il festival riserva alle arti visive. Due le mostre allestite al castello.
Momento finale dell’omonimo concorso curato da Giuliano Mosca, “Ātman - soffio primordiale, respiro, anima” intende segnare un percorso di riflessione attraverso il mezzo fotografico, sul tema del respiro.
Una cinquantina di scatti per toccare il tema da una molteplicità di punti di vista affidando allo spazio dell’inquadratura la capacità di raccontare quel primo dono che dalla nascita ci accompagna fino agli ultimi istanti di vita.
La mostra fotografica Cicely Saunders, a cura della Fondazione Floriani di Milano, giunge a Tolentino dopo un lungo viaggio per tappe che dal 2006 la porta in giro per lo stivale. Realizzata con la collaborazione del Professor David Clark, Direttore dell' International Observatory on End of Life Care della Lancaster University, e grazie al contributo di Mundipharma Pharmaceuticals Srl, la mostra itinerante dedicata alla vita personale e professionale di Dame Cicely Saunders arriva al Castello della Rancia per diffondere una parte fondamentale della storia del moderno movimento hospice e delle cure palliative.

Due invece i momenti performativi che, ogni giorni, contempleranno le arti della poesia, della pittura digitale e della scultura. Con Art over Art l’artista Roberto Scalvini interpreta il tocco del pennello come tracciato su un display. L’arte supera il suo statuto originario e incontra le più moderne tecnologie. L’arte per l’arte si fa strumento di riqualificazione degli ambienti. Quegli stessi ambienti che spesso diventano casa dell’ammalato e influiscono sulla sua visione di campo e del suo intorno.
La riflessione plasma l’elemento fisico e si fa lirismo con Materia e pensiero. Dalla creta al verso, una performance di scultura e poesia a cura di Sergio Baldoni e Marina Baldoni.

I LABORATORI
Ben quattro i laboratori attivati per il festival. Di tema musicale e focalizzati sulla questione del respiro, la Masterclass di flauto tenuta dal Maestro Fabio Angelo Colajanni, concertista della Banda dell’Esercito Italiano e musicista di fama nazionale, in partenza già dal sabato, e il laboratorio di percussioni La mano battente con i Maestri Davide Eusebi e Riccardo Angelini, in avvio la domenica.
Focalizzati invece sull’immagine e sulla sua formazione in quanto esemplificazione emozionale, il Laboratorio di Arte Terapia curato dallo psiconcologo e arte terapeuta Roberto Calosi e il laboratorio di manipolazione digitale dell’immagine tenuto da Giuliano Mosca e Massimo Angelucci Cominazzini “L’immagine in mano”.

I CONCERTI
Ogni giornata, dal sabato al lunedì, si conclude con un concerto come a voler sottolineare ancora una volta l’importanza della musica all’interno della kermesse.
Sabato sera alle 21.30 sarà la volta della performance musicale del compositore Fabrizio Ottaviucci, una delle più interessanti firme della composizione musicale contemporanea che, nella sua carriera, ha collaborato con partner prestigiosi quali Stefano Scodanibbio, Mike Svoboda, Terry Riley e numerosi altri.
La serata di domenica 13 sarà invece dedicata alle eccellenze musicali emergenti, quelle delle scuole con un concerto che vedrà assieme sul palco gli allievi dell’area musicale dell’Istituto Comprensivo Don Bosco e quelli dell’Istituto Musicale “Nicola Vaccaj” di Tolentino.
A chiudere il festival lunedì 14 dalle 18.30 in poi si esibiranno sul palco dell’Auditorium due corali: l’Equi Voci di Urbisaglia e la Corale Polifonica Vox Phoenix.

Comunicato Stampa

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