:: Tolentino
:: San Severino Marche
:: I comuni della provincia
:: Sfondi per desktop
:: Sport Locale
:: Meteo
Neve
:: Eventi Sismici
:: Le attività commerciali
:: Numeri Utili


:: Cerco / Offro Lavoro
:: Compro, vendo, scambio


:: Notizie dal territorio
:: I prossimi eventi
:: Guarda lo spot televisivo


:: Le tue foto
:: Link amici
:: Orari FFSS
:: Orario aerop. Falconara
:: Elenco telefonico


:: Richiesta Informazioni
:: Contatta il webmaster
:: Collabora con noi
:: Lascia un tuo commento



Clicca qui, vai a GruppoSIS



Pagine Correlate: Home - Prossimi Eventi
 LA FORMICA NEWS Clicca qui2
Macerata, martedì 29 ottobre 2002
Consiglio, il sindaco Meschini illustra il Piano casa

Ieri sera in Consiglio comunale, a farla da padrone, dopo la discussione di cinque interrogazioni presentate dal Comitato Menghi, da I Democratici e An, è stato il Piano casa.
La delibera è stata illustrata dal sindaco Giorgio Meschini che in apertura ha tenuto a sottolineare l'unità e la compattezza dell'Amministrazione su questo atto: "E' una delibera - ha affermato il primo cittadino - di programmazione e di preparazione e non urbanistica in senso stretto, fortemente innovativa soprattutto per quanto riguarda il metodo da seguire".
Ma come è nata la delibera? L'atto amministrativo ha preso forma dalla combinazione di due fatti: da una parte dall'esigenza sempre più crescente di nuove abitazioni e dall'altra dagli accordi di programma i quali prevedono la collaborazione tra pubblico e privato.
"Accordi - ha detto Meschini - che noi abbiamo ritenuto potessero essere estesi, oltre che agli interventi di riqualificazioni urbana, anche alle espansioni edilizie. La programmazione di questa delibera ha bisogno comunque di un progetto urbanistico alle spalle e quello nostro di riferimento è il Piano regolatore generale".
Il sindaco ha poi illustrato, per punti, gli obiettivi del Piano casa ovvero:
1) cercare di sviluppare una progettazione urbanistica e architettonica di qualità attraverso la valutazione preventiva dei progetti inerenti alle zone di sviluppo edilizio;
2) avere a disposizione aree per l'edilizia economica e popolare;
3) avere tempi certi di realizzazione delle opere, sia di urbanizzazione che degli alloggi;
4) riqualificare la città con infrastrutture e servizi ponendo maggiore attenzione all'edilizia economica e popolare da realizzare all?interno delle aree oggetto di proposta;
5) coinvolgimento dei proprietari delle aree nei progetti di riqualificazione.
Il sindaco si è poi soffermato sul metodo che l'Amministrazione ha voluto introdurre nella delibera e ha parlato dell'individuazione di zone ritenute possibili di sviluppo edilizio (le tre frazioni, Collevario con espansione verso Sforzacosta, via Ghino Valenti, il rione Pace verso la zona Pip, Corneto, le Vergini e una piccola zona dietro borgo san Giuliano.
Per quanto riguarda le zone a vocazione urbanistica, toccherà ai proprietari delle stesse eseguire le indagini geologiche o comunque prendere provvedimenti per renderle edificabili.
"In questa fase - ha precisato Meschini - mi sembra inutile e sterile la polemica su chi è il proprietario di un'area. Oggi noi non facciamo nessuna variante urbanistica, ma invitiamo semplicemente i proprietari a fare proposte progettuali".
Una volta presentati i progetti sarà il Consiglio comunale a valutare la validità progettuale e a scegliere, quindi, la qualità dello sviluppo della città.
Il terzo punto attinente alla metodologia della delibera riguarda l'ndividuazione di parametri di valutazione delle offerte, parametri indicativi al fine di arrivare a una omogeneità della proposta.
Infine il sindaco ha parlato di trasparenza: "Questo è un principio, non un metodo. Sotto questo punto di vista la delibera in oggetto, e le successive, saranno trasparenti come non mai".
Il dibattito in aula è stato aperto dall'intervento del consigliere Placido Munafò del Comitato Anna Menghi il quale ha affermato che nella delibera ci sono spunti interessanti, ma non risposte concrete al problema comune a tante famiglie, ovvero quello di non poter acquistare un alloggio perché in possesso di un reddito che non consente loro di accedere alle graduatorie delle case popolari ma neanche di accendere un mutuo in banca: "Una delibera - ha concluso Munafò - che ha obiettivi condivisibili, ma che non potranno essere raggiunti".
Perplessità sull'atto sono state espresse anche da Maurizio Fattori di An il quale ha chiesto di conoscere con quali criteri verranno scelti i progetti presentati e ha proposto che gli stessi vengano varati da una speciale commissione consiliare allargata "in grado di analizzarli garantendo imparzialità e obiettività".
Per il capogruppo de I Democratici - Città dell'uomo, Gian Mario Maulo, il Piano casa "somiglia a un mini Prg, ma senza lo sguardo complessivo e la trasparenza pubblica di un Prg", mentre per il rappresentante de I Popolari, Adriano Ciaffi si tratta "di un provvedimento coraggioso e innovativo che è già di riferimento per altri Comuni. Il rilancio in atto della città passa attraverso la realizzazione della grande viabilità, l'espansione delle aree produttive, la riqualificazione culturale e turistica, ma anche attraverso l'attuazione di un piano casa che affronti strutturalmente la perdurante carenza di offerta abitativa a prezzi economici".
Dubbi sulla scelta delle aree sono state espresse sia da Gabrio Fioretti di Forza Italia che da Giovanni Picchio del Ccd-Cdu il quale le ritiene inidonee alla edificazone per difficoltà geologiche e ha chiesto che la cartografia delle varie zone sia solo indicativa e che tutti i cittadini possano presentare le loro proposte.
Anche Rifondazione, attraverso il capogruppo Fabrizio Giustozzi, è intervenuto al dibattito giudicando il piano casa "ottimo" anche se ha espresso perplessità sulle aree di Corneto e borgo san Giuliano.

TM6 - TeleMacerata

Ricerca: Torna all'elenco delle news>>>


La formica è online dal 24/12/1999. Informazioni: info@laformica.com. Domande sul sito: webmaster@laformica.com. Clicca per tornare all'Homepage.