“Il premio Salimbeni è il riconoscimento ai testi di storia dell’arte e di critica d’arte più importante al mondo e la partecipazione ad esso di tantissimi ricercatori e studiosi di così elevata fama ne è la più palese dimostrazione”. Per il presidente della giuria cui quest’anno è stato affidato il compito di esaminare tantissime opere in concorso, Carlo Bertelli, e per quello della Fondazione che porta proprio lo stesso nome del Premio, Stefano Papetti, nulla può competere con quello che a tutti gli effetti può essere considerato l’ “Oscar della storia dell’arte”.
Per l’edizione 2012 il Salimbeni è stato assegnato, nel corso di una partecipatissima cerimonia ospitata nella sala degli Stemmi del Municipio di San Severino Marche, a Victoria Avery, autrice del volume “Vulcan’s Forge in Venus’ City. The Story of Bronze in Venice 1350-1650”, edito dalla Oxford University Press (New York 2011). Menzioni d’onore sono state poi andate ai volumi “Florence au XV siècle” di Cecile Maisonneuve, edizioni Cths-Inha, (Parigi 2012),  “Woodcarving and Woodcarves in Venice 1350-1550, edizioni Centro Di (Firenze 2011) di Ann  Markham Schulz, “Die Testa velata  in der Barockplatik”, edizioni Hirmer Verlag (Monaco 2011) di Regina Deckers e “Umanesimo” di Elena Filippi, edizioni Arsenale (Verona 2011). Tra i cataloghi menzione a “Saint Anne, Leonardo Da Vinci’s Ultimate Masterpiece”, a cura di Vincente Delieuvin, edizioni Officina Libraria (Milano).
“La trentesima edizione - è stato ricordato più volte nel corso della cerimonia di consegna degli attestati alle opere in gara – è stata un’edizione straordinaria, ricca di testi di grande valore”. Riflessione, questa, condivisa da tutti i membri della giuria che era composta da Mina Gregori, Pierre Rosenberg, Caroline Elam, Antonio Pinelli, Enrico Castelnuovo, Mattias Winner.
“E’ stata una delle edizioni tra le più brillanti degli ultimi tempi – ha rimarcato anche il presidente della commissione giudicatrice, lo studioso di fama mondiale Carlo Bertelli, che ha aggiunto - Viene apprezzata la particolare e straordinaria risonanza del Premio all’estero, dato il numero di opere straniere concorrenti questo anno. Numerosi i volumi dai tratti significativi e innovativi, numerosi altresì i cataloghi di mostre, anche ben fatti, che però meriterebbero una sezione specifica, poiché poco paragonabili a testi di critica vera e propria. Dopo una attenta valutazione e confronto tra le opere maggiormente significative, la Commissione alla fine è giunta a determinare una rosa di sei volumi meritevoli, a vario titolo, di essere premiati”.
Prima della consegna del riconoscimento la sala degli Stemmi del Municipio settempedano aveva ospitato anche il convegno dal titolo: “L’arte incontra la scienza. Viaggio nel mondo invisibile dei Grandi Maestri” nel corso del quale si è parlato delle nuove tecniche per la diagnostica nel campo dei beni culturali.

Comunicato Stampa