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L’estate particolarmente piovosa ha ostacolato le attività turistiche, ma ha prodotto anche qualcosa di positivo per l’ambiente: la bassissima incidenza degli incendi boschivi. Nel territorio della provincia di Macerata tra luglio e settembre, infatti, si sono verificati due soli incendi, per altro piccoli, che complessivamente hanno interessato poco più di tre ettari di terreno scarsamente boscato. Uno dei due incendi si è verificato in territorio di Apiro e l’altro nei pressi di Pievebovigliana. Se la piovosità stagionale ha favorito la forte riduzione del numero degli incendi, non va dimenticato che al contenimento della superficie distrutta dalle fiamme ha contribuito negli ultimi anni il forte impegno delle associazioni di volontariato che danno attuazione all’annuale Piano di prevenzione incendi predisposto dalla Provincia di Macerata. Anche quest’anno, dagli inizi di luglio ai primi di settembre, hanno partecipato centinaia di volontari, organizzati dalla varie associazioni provinciali o locali. Gestito dal servizio Protezione Civile della Provincia, il “Piano 2002” è stato attivato nel periodo dichiarato di massima pericolosità di incendi. Esso ha riguardato l’intero territorio provinciale ed è stato strutturato mediante dieci punti di avvistamento fissi, ovvero di controllo visivo ubicati nel territorio delle comunità montane di Camerino, Cingoli, S. Ginesio e S. Severino. Queste le associazioni che hanno collaborato con la Provincia: Gruppi comunali di protezione civile di Matelica, Montecavallo, Bolognola, Muccia, Serravalle di Chienti, Club Amici dell’Antenna, CB Club Maceratese, CB Club HF, Club Alpino Italiano di Macerata e Camerino, Assoprotection Macerata, L’Umana Dimora, Arci, NAE-EKO club, VER, Vigili del Fuoco in congedo, Gatti di Gagliole, GUS Macerata. Oltre alla postazioni fisse, sono state attivate sette unità mobili, opportunamente equipaggiate ed attrezzate per eseguire ogni tempestivo pronto intervento in caso di iniziali focolai di incendio e per presidiare i fondovalle. Tutte le unità mobili erano costituite da land rovers ed altre autovetture di proprietà della Provincia, fornite in comando gratuito alle Comunità montane coinvolte nella iniziativa.
TM6 - TeleMacerata
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