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Superare la concezione tradizionale dell’oratorio parrocchiale per farne non solo un luogo di incontro, ma anche un laboratorio in cui i giovani possano formarsi e sviluppare le loro attitudini, la loro creatività. A questo punta il progetto “Oratorio – Laboratorio” che la Provincia di Macerata promuove d’intesa con la Fondazione Vaticano II a favore degli oratori parrocchiali presenti su tutto il territorio provinciale. I progetti avanzati dai singoli oratori potranno beneficiare di una parte del contributo complessivo di 40 mila euro che l’Amministrazione provinciale ha stanziato quest’anno sulla base di un’apposita delibera di indirizzo del Consiglio provinciale. La Giunta, da parte sua, ha approvato uno specifico protocollo d’intesa, che verrà sottoscritto con la Fondazione Vaticano II, per disciplinare la concreta attuazione del progetto e gli interventi finanziabili, i quali vanno dalle attività socio-educative e formative a quelle culturali, sportive e di socializzazione. I progetti finanziabili possono prevedere anche dotazioni ludico-sportive per potenziare gli oratori stessi, nonché strumenti e supporti informatici per il loro collegamento in rete. In provincia sono presenti attualmente circa 75 oratori: di questi, 35 si trovano nel territorio della diocesi di Macerata; una ventina sono attivi nell’ambito dei Comuni ricadenti sotto le diocesi di Camerino-San Severino e Fabriano; infine, altrettanti operano nei centri del maceratese che fanno capo alla diocesi di Fermo. Ad esempio, a Mergnano di Camerino funziona quello che forse è il più piccolo oratorio dell’entroterra, con i suoi 20 ragazzi iscritti; a San Marone di Civitanova invece abbiamo la struttura più grande, con circa 1.200 frequentanti. “Stiamo avviando un progetto-pilota – ha detto Giulio Silenzi, presidente della Provincia – che potrà essere un valido esempio di intervento applicabile poi ad altre realtà”. Mons. Pietro Spernanzoni, vicario del vescovo di Macerata, ha elogiato la sensibilità della Provincia che, dopo una prima esperienza, ha aumentato lo stanziamento e ha studiato un progetto di sostegno più ampio. I buoni frutti dati dagli investimenti del passato sono stati messi in evidenza anche da Alessandro Ciarapica della Fondazione Vaticano II, il quale ha ricordato il rafforzamento di alcune strutture e, addirittura, la nascita di nuovi oratori come quello di Sambucheto. Da parte sua, invece, Luciana Salvucci – consigliere provinciale che segue da vicino l’iniziativa – ha sottolineato l’importanza degli oratori perché “da un lato favoriscono la socializzazione fra i giovani, anche di quelli di etnia diversa; dall’altro, costituiscono uno strumento indiretto, ma efficace, di contrasto alla dispersione scolastica”. Infine, il presidente provinciale del Centro sportivo italiano, Tarcisio Antognozzi, ha rimarcato l’inscindibile binomio sport-formazione che ha proprio nell’oratorio il suo luogo privilegiato di crescita: “Educare attraverso lo sport – ha detto Antognozzi – è il compito che si prefigge il Csi e la sede oratoriale rappresenta davvero il laboratorio ideale per far maturare tanti ragazzi e ragazze lontano da quelle logiche di mercato che gli sport professionistici, come il calcio, dettano sopra ogni principio. L’obiettivo è creare un campetto da gioco all’ombra di ogni campanile”.
Comunicato stampa
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