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Roma, domenica 9 ottobre 2005
CHIUDE A ROMA LA MOSTRA: “IMMAGINE E MISTERO: IL SOLE, IL LIBRO, IL GIGLIO”

Iconografia di San Nicola da Tolentino nell’arte italiana dal XIV al XX secolo
Domenica 9 ottobre chiude al Braccio di Carlo Magno, in piazza San Pietro, a Roma, la mostra “Immagine e Mistero: il Sole, il Libro, il Giglio – Iconografia di San Nicola da Tolentino nell’arte italiana dal XIV al XX secolo“
L’esposizione è promossa in occasione del Settimo Centenario della Morte di San Nicola da Tolentino e presenta novanta opere tra dipinti, sculture, oreficerie, miniature e stampe realizzate per rappresentare l’immagine ed i miracoli del Santo attraverso i secoli.
L’evento è stato particolarmente apprezzato sia dagli esperti del settore che dai tanti fedeli che hanno potuto godere di una importante esposizione interamente dedicata a San Nicola da Tolentino.
Mistico e taumaturgo, ma anche caritatevole e umano, padre Nicola fu un frate moderno che influenzò in modo straordinario l’immaginario religioso collettivo. A partire dal Quattrocento, via via che se ne propagava il culto, si moltiplicarono le immagini del Santo e si arricchì il repertorio iconografico.
Molti grandi artisti – Piero della Francesca, Francesco di Gentile, Pier Matteo d’Amelia, il Garofalo, Salvator Rosa, il Perugino, Moretto da Brescia, Luca Giordano, Giovan Domenico Tiepolo, Raffaelo, Guercino, per citarne alcuni – si sono cimentati nella raffigurazione del tolentinate. Anche gli scultori (come Antonio Lombardo e Giorgio di Sebenico, il Cozzarelli e Nanni Unghero) ci hanno lasciato suggestive e ascetiche raffigurazioni del frate agostiniano.
La mostra è suddivisa in tre sezioni. La prima, dedicata a illustrare gli attributi iconografici del Santo e le principali illustrazioni della sua figura (in pittura, scultura, oreficeria, miniatura) dal XIV al XX secolo. La seconda, dedicata a illustrare episodi della vita e dei miracoli di san Nicola (attraverso dipinti su tela, su tavola, incisioni e stendardi) dal XIV al XVII secolo, è riuscita a ricomporre alcune predelle di pale d’altare divise tra vari musei italiani e stranieri. La terza è dedicata a illustrare la presenza del santo di Tolentino in scene sacre (quali la Natività, la Crocifissione, la Sacra conversazione ecc.) al fine di documentare la grande diffusione del culto di san Nicola promosso a lungo (dal Quattrocento al Settecento) e ovunque da parte dell’ordine agostiniano e delle varie famiglie riformate.
La mostra, evento centrale del programma delle celebrazioni, è curata da Maria Giannatiempo López. Si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, dalla Provincia Agostiniana d’Italia e dall’Ordine di Sant’Agostino, in collaborazione con il Comune di Tolentino, la Comunità Montana Monti Azzurri, la Provincia di Macerata, la Regione Marche, la Banca delle Marche, la Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata e la Poltrona Frau. E’ sostenuta dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del VII centenario della morte di San Nicola da Tolentino (1305-2005). È prodotta da Artifex comunicare con l’arte in collaborazione con Federico Motta Editore.



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