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E’ pronto a scattare il Piano provinciale 2004 per la lotta agli incendi boschivi. La Giunta uscente della Provincia di Macerata ha approvato il programma di prevenzione (che integra nel Maceratese il piano di protezione civile regionale) e gli schemi di convenzione con le Comunità montane e le organizzazioni di volontariato impegnate nel servizio. Per domani (17 giugno) alle ore 18 sono stati convocati presso la sede del servizio protezione civile della Provincia, in via Alfieri, i rappresentanti delle 54 associazioni di volontariato presenti nel territorio provinciale, allo scopo di definire i compiti e la partecipazione delle varie squadre di volontari. Una volta conclusi gli adempimenti organizzativi e messi a punto gli ultimi dettagli tecnici, il Piano sarà attuato per il periodo estivo. Collaborano con la “task force” provinciale – coordinata dal Settore Genio civile – gli uomini del Corpo forestale dello Stato, i Vigili del fuoco e la Regione Marche. Il Piano si sviluppa mediante la vigilanza diretta del patrimonio boschivo montano, con controllo visivo eseguito dai volontari in alcuni punti di avvistamento ritenuti strategici e con pattugliamenti continui, lungo le aree più a rischio, da parte degli agenti della Polizia provinciale e delle unità mobili predisposte dalle Comunità montane. Queste le zone poste costantemente sotto controllo: Pian della Noce (in territorio di Montecavallo), Monte Cornaccione (Ussita), Monte Fiegni (Fiastra), Monte Castel Manardo (Bolognola), Pizzo di Meta (Sarnano), Monte d’Aria (Serrapetrona), Monte La Pereta e Monte San Vicino (San Severino Marche), Monte Vermenone (Sefro), Monte Calle (Matelica), Monte Sant’Angelo e Monte Moscosi (Cingoli), Riserva naturale di Abbadia di Fiastra (Urbisaglia-Tolentino). Gli obiettivi fondamentali sono quelli dell’immediato avvistamento di iniziali focolai di incendio e, quindi, dell’ottimizzazione dei tempi di pronto intervento. Ogni punto di avvistamento sarà presidiato dal personale delle organizzazioni di volontariato e dei gruppi comunali di protezione civile, dotato di telefono cellulare. La Provincia fornirà agli operatori i mezzi per il pattugliamento (Land Rover e auto “4x4”) e gli strumenti necessari allo svolgimento del loro servizio: binocoli, bussole, radioricetrasmittenti, cartografie, documentazione fotografica panoramica della zona e altre indicazioni utili. In ogni punto di avvistamento, inoltre, sono stati già installati dei piccoli box prefabbricati in legno, che assicurano un riparo temporaneo ai volontari (almeno due per ogni turno) e alle attrezzature. Infine, le unità mobili saranno messe in condizione di poter intervenire per lo spegnimento di iniziali, piccoli focolai di incendio. Le attività delle unità fisse e mobili verranno coordinate da una “centrale operativa” allestita presso il Settore Genio civile della Provincia, la quale sarà in collegamento con le sedi dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale provinciali, consentendo così a tutti gli operatori di avere informazioni immediati in merito a eventuali avvistamenti di incendio.
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