
2) L’assessore Ramadori e l’autrice del volume, Graziella Picchi
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Una dispensa d'altri tempi, con conserve, erbe, formaggi, oli, vini, dolci, carni, salumi e frutta tradizionale. Una scorpacciata ideale, o meglio una lettura "conviviale", è ciò che si può fare sfogliando le quasi duecento pagine di "Risorse e cibo della Terra delle Armonie", il volume a cura di Graziella Picchi, edito dalla Provincia di Macerata nell'ambito del progetto "Gusti Tipici” dell'assessorato all'agricoltura. Per gli oltre settanta prodotti (tutti autoctoni) "schedati" dall'autrice-ricercatrice, vengono riportati descrizione, luoghi di produzione, epoca di raccolta o epoca di produzione, reperibilità sul territorio, ma anche usi ed aneddoti. Un viaggio tra le tipicità agroalimentati del maceratese che sfocia persino nella riscoperta di tradizioni e della saggia cultura contadina. "Non, quindi, un semplice censimento, ma - come scrive il presidente della Provincia, Sauro Pigliapoco, nella prefazione - una ricerca approfondita di tanti prodotti naturali e derivati dalla lavorazione domestica ed artigianale dei frutti della terra". L'iniziativa editoriale - presentata a Civitanova Marche nell'ambito del 1° Salone del Biologico, di fronte ad un pubblico molto interessato - rientra tra le iniziative condotte dall'assessorato provinciale all'agricoltura per la conservazione e la tutela dell'ambiente ed il rispetto delle sue produzioni. "Le nostre eccellenti risorse e tradizioni - scrive l'assessore Silvano Ramadori - debbono essere salvate in quanto patrimonio dell'intera collettività, che con esse può ritrovare le proprie origini. Risalendo ai tempi in cui l'attività agricola era il nerbo dell'economia e la genuina tipicità ne era l'obiettivo". Il volume, che porta anche contributi di Luigi Cremona, esperto enogastronomo e di Roberto Sebastianelli, chef - campione del mondo - "riscopre" molti prodotti oggi scomparsi dalla nostra tavola. Ecco alcuni esempi: tra i legumi, la roveja; i canditi di Carlina per le conserve e ancora: spizzoli (ortaggi), lattaciolu (dolce), schianciu (frutto).
Comunicato stampa
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