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Il dramma vissuto dal mondo intero in quell'11 settembre 2001 rivive in questi giorni in una mostra fotografica, dal titolo “I trenta giorni che hanno cambiato il mondo”.
A due anni dalla tragedia delle “Twin Towers”, il dramma vissuto dal mondo intero in quell'11 settembre 2001 rivive in questi giorni in una mostra fotografica, dal titolo “I trenta giorni che hanno cambiato il mondo”, allestita a Serrapetrona presso la galleria "Il Vecchio Mulino del Borgo". Sono esposte centotre fotografie, tutte dominate da un grande senso di angoscia. Decine di immagini sono opera del fotografo americano Bill Biggart, morto nel crollo dei due grattacieli del World Trade Center di New York. Sotto le macerie, accanto al corpo senza vita del fotoreporter, i soccorritori trovarono le macchine fotografiche utilizzare da Biggart in quel drammatico mattino, con dentro le pellicole in cui erano impresse le immagini destinate a rimanere tra le più sconcertanti della storia dell'umanità.
Quelle foto, raccolte dall'agenzia Olimpi insieme ad altre realizzate da diversi fotografi, sono state riunite per una mostra dedicata proprio a Bill Biggart, che la Provincia di Milano ha fatto propria e che - dopo l'esposizione nel capoluogo lombardo - è diventata itinerante.
La Provincia di Macerata è stata una delle prime a richiederla e ad ottenerla per la galleria comunale di Serrapetrona, dove la mostra potrà essere visitata fino al 19 ottobre.
Alla cerimonia inaugurale, che il sindaco Giampiero Feliciotti ha fatto coincidere con il "Vernaccia day", hanno preso parte numerosi giornalisti presenti in paese per la presentazione del marchio Docg ottenuto dal caratteristico vino locale. L'arch. Mario Quadraroli della Provincia di Milano ha presentato la raccolta che comprende anche numerose foto in cui viene "esplorata" la realtà afgana all'indomani dell'11 settembre.
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