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Provincia MC, mercoledì 25 giugno 2003
Incendi boschivi: al via il piano provinciale di prevenzione

La Giunta provinciale di Macerata ha approvato il piano provinciale di lotta agli incendi boschivi sul proprio territorio. Si tratta essenzialmente di un programma di prevenzione, che integra e supporta sul territorio maceratese il piano di protezione civile regionale. Sarà attuato per un periodo di due mesi a partire da lunedì prossimo, 30 giugno e ad esso apportano un contributo fondamentale diverse organizzazioni di volontariato e vari gruppi comunali di protezione civile. Nell’organizzazione collaborano la Regione Marche, le Comunità montane, il Corpo forestale dello Stato ed i Vigili del fuoco.
L’organizzazione del piano si sviluppa mediante la vigilanza diretta del patrimonio boschivo montano, con controllo visivo eseguito da nove punti di avvistamento ritenuti strategici, individuati in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, sulla base delle indicazioni della Carta regionale del Rischio Incendi Boschivi. Sono dislocati a Monte Fema (in territorio di Visso ), Monte Cornaccione (Ussita), Monte Fiegni (Piastra), Monte Castel Manardo (Bolognola), Pizzo Di Meta (Sarnano), Monte d’Aria (Serrapetrona), Monte La Pereta - Monte San Vicino (San Severino Marche), Monte Vermenone ( Sefro), Monte Calle (Matelica)
Gli obiettivi fondamentali sono quelli, dell’immediato avvistamento di iniziali focolai di incendio e quindi dell’ottimizzazione dei tempi di pronto intervento. Ogni punto di avvistamento sarà presidiato dal personale delle organizzazioni di volontariato e dei gruppi comunali di protezione civile dotato di telefono cellulare che la Provincia ha dotato di binocolo, bussola, radioricetrasmittente, cartografia e documentazione fotografica panoramica della zona, istruzioni per lo svolgimento del servizio, nonché di indicazioni elementari per una corretta e sicura permanenza in località montane isolate. In ogni punto di avvistamento, la Provincia ha provveduto ad installare dei piccoli box prefabbricati in legno, che assicurano un riparo temporaneo del personale e delle attrezzature.
Sono inoltre previste diverse unità mobili di pronto intervento, alcune delle quali destinate al comprensorio del San Vicino. Per esse sono state attrezzate alcune Land Rover ed altre autovetture 4x4 che nel periodo invernale la Provincia utilizza per il servizio viabilità. Tali unità mobili, costituite da agenti della Polizia provinciale e da operatori delle Comunità montane, hanno il compito di supporto ai punti di avvistamento, mediante sorveglianza attiva del territorio, estesa anche ai fondovalle, Esse sono in grado di intervenire per lo spegnimento di iniziali piccoli focolai di incendio e svolgono un’ azione deterrente alla messa in atto di attività dolose o colpose. Le attività delle unità fisse e mobili vengono coordinate da una “centrale operativa” allestita presso il servizio protezione civile la Provincia, nella sede dell’ex Genio civile. Essa è in collegamento con le sale operative dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato, consentendo così a tutti gli operatori di avere informazione immediate in merito ad eventuali avvistamenti di incendio.


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