Un edificio scolastico nuovo da realizzare a Civitanova Alta. Questa la soluzione che la Provincia predilige per risolvere il problema della sede dell’Istituto professionale “Bonifazi” per i servizi commerciali, turistici e della pubblicità, che oggi è in un immobile di via Duca D’Aosta e ha una succursale in zona “Aurora”. Tale volontà è stata espressa chiaramente dal presidente Sauro Pigliapoco in una conferenza stampa convocata proprio nella scuola, presenti – fra gli altri – il preside Giovanni Severini, gli assessori provinciali Carla Monachesi (Istruzione) e Dario Conti (Lavori pubblici), i consiglieri provinciali Giancarlo Giulietti e Alessandro Vallesi. “La valutazione che fa la Provincia – ha sottolineato Pigliapoco – muove dall’analisi della situazione attuale e tiene conto delle prospettive legate all’Istituto e alla scelta da compiere. Oggi il ‘Bonifazi’ non lamenta particolari carenze di spazi, ma accusa difficoltà perché non ha una sede unitaria. Da parte della Provincia c’è la ferma volontà di risolvere la questione. Come? Abbiamo visto, attraverso una ricognizione tecnica, che un intervento a palazzo Ciccolini rappresenta un’operazione eccessivamente onerosa (l’adeguamento è ‘minato’ da diversi problemi; ndr) e una soluzione temporalmente breve. Per giunta, andremmo a sostenere una spesa considerevole su un immobile che non è di nostra proprietà. Ho detto più volte, e lo ribadisco in questa sede, che la migliore via d’uscita è quella di individuare un’area a Civitanova Alta e di costruirvi una scuola nuova, moderna e funzionale, che possa accogliere l’intero Istituto, così da risolvere in maniera assolutamente soddisfacente la vicenda. La Provincia ha già stanziato metà dei fondi ed è disponibile a vedere nel suo bilancio il modo in cui poter reperire le risorse restanti. Al Comune di Civitanova è stato chiesto di individuare le possibili aree idonee a ospitare l’edificio scolastico ed è stata prospettata l’ipotesi di intervenire finanziariamente, con una quota-parte, a sostegno dell’investimento. Anche in considerazione del fatto che una volta trasferito l’Istituto nella nuova sede, tornerebbero nella piena disponibilità del Comune tutti i locali dell’immobile che oggi ospita la sede del ‘Bonifazi’ in via Duca D’Aosta.”
Il settecentesco palazzo Ciccolini è sottoposto a vincoli di tutela e non garantisce quegli spazi necessari alle esigenze didattiche della scuola. A fronte di una spesa di 2 milioni e 474 mila euro, si ricaverebbero solo 7 aule, un laboratorio di informatica, una biblioteca, una sala insegnanti e gli ambienti di segreteria; e molti requisiti richiesti dalle norme in materia di edilizia scolastica finirebbero per non essere rispettati. Inoltre, l’edificio dovrebbe essere dotato di un impianto di areazione forzata e di illuminazione artificiale. Insomma, una situazione di partenza già compromessa. Da qui l’idea della nuova sede. In ogni caso la Provincia ha indicato anche alcune soluzioni alternative, qualora non sia possibile reperire un’area adeguata. In subordine potranno essere valutati: costruzione di una “succursale” alla sede principale (che resterà quella attuale) e utilizzo dell’attuale “Scientifico”, una volta ultimati i lavori della nuova sede per quest’ultimo.


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