Le problematiche legate alla salvaguardia del posto per alcune categorie di lavoratori sono state al centro del Consiglio comunale di ieri sera. Una seduta dai toni accesi, sciolta prima della mezzanotte dalla presidente Barbara Pojaghi dopo che il consigliere Placido Munafò, seguito da Anna Menghi, aveva interrotto la presentazione di una mozione riguardante le cooperative di locazione, abbandonando l'aula in segno di protesta. Pochi, secondo il parere dell'esponente del Comitato Anna Menghi, i presenti in aula e quindi scarsa attenzione all'argomento da lui esposto. "Non centra l'argomento - ha replicato Irma Berdini (Ds) - il nostro atteggiamento è in contrapposizione alla modalità da voi utilizzata per monopolizzare in modo strumentale il Consiglio".
Ma il clima era già arroventato. Nel pomeriggio, infatti, il dibattito su una mozione dello stesso Comitato riguardante il licenziamento di quattro dipendenti di una ditta di pulizie che svolge il servizio all'interno delle Ircer, aveva già fatto registrare interventi molto accesi. Vediamo i fatti. La mozione chiedeva al Consiglio comunale l'istituzione di una commissione di inchiesta per valutare le responsabilità in merito ad una controversia nata tra l'amministrazione dell' Ircer, le quattro dipendenti incaricate del servizio di pulizia e la ditta vincitrice dell'appalto. Una richiesta che, secondo Lorenzo Marconi intervenuto sull'argomento, esula dalle competenze del Comune. "Il Consiglio comunale" ha detto il vice sindaco "non può interferire nella valutazione di una questione che rientra nelle responsabilità dell' amministrazione della casa di riposo; tanto più che le dipendenti hanno una causa legale in corso".
"Non difendete i lavoratori ricattati da un'impresa" ha esordito Placido Munafò per tutta risposta "non vi importa nulla delle persone che perdono il posto" ha continuato il consigliere con modi che poi nel suo intervento, Romano Carancini, capogruppo dei Ds ha definito "offensivi della dignità della persona", mentre Bruno Mandrelli, autore di un ordine del giorno sostitutivo della mozione del Comitato Menghi e condiviso da tutta l'assise, ha parlato di "tono provocatorio". Per evitare che il diverbio degenerasse ulteriormente la presidente del Consiglio comunale ha invitato Alferio Canesin (Ds), intervenuto in risposta alle accuse formulate da Munafò, ad uscire dall'aula. Cosa che il consigliere ha subito accolto. Accordo quindi raggiunto sul nuovo documento sottoscritto dai capigruppo e votato all'unanimità, con il quale l'assise "invita ad un incontro tra il Consiglio di amministrazione dell'Ircer e la IV Commissione consiliare, per conoscere la realtà dei fatti e valutare la questione".
In precedenza, il Consiglio aveva votato in modo unanime un ordine del giorno congiunto tra le forze politiche in merito alla riduzione dei posti letto nella clinica Villalba e alla possibile diminuzione di personale. "Il consiglio auspica" si legge nel documento "che la ristrutturazione da parte della società Sanatrix salvaguardi l'attività della clinica e di tutti i posti di lavoro, e invita l'Amministrazione comunale a rappresentare con forza tale posizione a tutte le forze sociali interessate".
Approvato anche, ad inizio seduta, l'ordine del giorno proposto dal gruppo "I democratici" sulla riqualificazione di vicolo Consalvi. Mauro Compagnucci, assessore all'urbanistica, ha spiegato che un intervento completo migliorativo della zona prevede anche l'intervento dei privati, proprietari degli edifici i cui esterni versano in uno stato di evidente degrado. Il Comune comunque, così come hanno chiesto i presentatori del documento votato all'unanimità, si impegna da parte sua ad effettuare i lavori di pavimentazione, illuminazione e di pulizia.
Respinta invece la mozione del Comitato Anna Menghi che impegnava l'amministrazione a prestare maggior attenzione al "problema casa". L'amministrazione comunale secondo il sindaco Giorgio Meschini, che ha risposto al gruppo politico, ha già dimostrato il suo impegno in tal senso varando l'intervento di riqualificazione di piazza Pizzarello e dil Piano casa. "Non abbiamo partecipato ai finanziamenti regionali" ha poi proseguito il sindaco" in quanto a fronte di una procedura di accesso molto complicata, la possibilità di ottenere finanziamenti era scarsa legata al basso importo messo a disposizione di tutti i Comuni della regione". La mozione è stata respinta con 16 voti contrari (gruppi di maggioranza),2 favorevoli (Comitato Anna Menghi) e 3 astenuti Giovanni Picchio (Cdu), Carlo Babini (Democratici), Ivano Tacconi (Ppe).

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