Dal prossimo 22 dicembre, la Pinacoteca Civica di Recanati - Villa Colloredo Mels presenterà una mostra antologica dedicata agli ultimi undici anni di lavoro di Ubaldo Bartolini, uno dei più noti pittori italiani contemporanei, che esporrà circa 80 opere eseguite tra il 1991 e il 2002. Bartolini, nato a Montappone, nelle Marche, nel 1944, oltre ad avere partecipato a due edizioni della Biennale di Venezia, ha fatto conoscere le proprie opere in diversi paesi e musei del mondo. Considerato uno dei maestri dell’Anacronismo, è stato protagonista di alcuni dei più significativi eventi espositivi degli ultimi anni, fra cui la mostra “Novecento” alle Scuderie Papali del Quirinale (Roma), la Collezione del Ministero degli Esteri “Artisti italiani del XX secolo alla Farnesina” e “Artists of Ideal. Nuovo Classicismo” al Palazzo Forti di Verona. La mostra parte idealmente da uno dei primi lavori di arte concettuale: il noto pennello dipinto con un’immagine di paesaggio sulle setole, realizzato da Bartolini nel 1972. Il percorso espositivo continua con i circa 80 paesaggi, olio su tela, prodotti dal 1991 in poi.
Come ha scritto il professor Maurizio Calvesi nel catalogo “all’interno di questo tema mediato dalla pittura ma anche, si direbbe, dalla poesia, Bartolini ha cercato un’intelligente evoluzione, operando per sintesi e stilizzazioni senza nulla sacrificare della freschezza pittorica, anzi ottenendo di affinare sempre più la qualità nelle masse, lievi e sfrangiate, di colore che sfumano nei toni del cielo, che acquistano trasparenze e sussurrati preziosismi. Egli ha così creato nuovi ‘prototipi’ (tra mentali e sensibili) di paesaggio, che nessuna relazione hanno con la consueta matrice impressionista, ma attingono un grado di astrazione nell’evocazione del naturale e in un sovvertito richiamo ai tagli classici. Nessun paesaggio di Ubaldo Bartolini è uguale all’altro, ciascuno risponde a un’invenzione, che senza allontanarsi, dunque, dalla verosimiglianza, costruisce nuove trame di volumi cromatici, tagliando con morbide geometrie anche sghembe lo spazio e calando il sognato in percorsi dalla meta indistintamente lontana; immerse in questi percorsi, le figurine suggeriscono, in rapporto alle profondità che le ingoiano, la sproporzione di un sublime ‘citato’ e l’anelito leopardiano”.
In occasione della mostra, verrà anche presentata una nuova monografia sull’artista, con i testi di noti critici d’arte, come Paolo Balmas, Maurizio Calvesi, Lorenzo Canova, David Frapiccini, Marco Gallo, Augusta Monferini. Il catalogo contiene anche un’antologia critica con scritti, tra gli altri, di Mariano Apa, Paolo Balmas, Emanuela Alessandra Filippi, Edward Lucie - Smith, Italo Mussa, Loredana Parmesani, Arnaldo Romani Brizzi, Italo Tomassoni. All’inaugurazione della mostra prenderanno parte il sindaco di Recanati, Fabio Corvatta e l’assessore alla cultura, Franco Foschi.

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