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Macerata, mercoledì 4 dicembre 2002
"Altri percorsi", con "Fabbrica" lunedì a teatro riflettori sul lavoro in Italia

In una lettera del 1949, un operaio, assunto per sbaglio in fabbrica, racconta alla madre la terribile storia di un capoforno durante gli anni della guerra. E' questa una delle storie raccontate nello spettacolo "Fabbrica", rappresentato lunedì (9 dicembre) alle 21 al Lauro Rossi nell'ambito di "Altri percorsi". Al centro della messa in scena vicende tramandate da nonno a nipote o da padre in figlio che rievocano la dura fatica del lavoro in fabbrica, le vertenze sindacali e il cottimo collettivo.
Lo spettacolo è scritto, diretto, interpretato da Ascanio Celestini della compagnia "Agresta". "Il capoforno - per rievocare una delle storie - parla della sua famiglia che ha lavorato in fabbrica, ne racconta il vissuto fisico e parla di ciò che contava per un capoforno: l'altoforno". La fabbrica lavora per il buon funzionamento dell'altoforno e i gas, trasformati in energia elettrica, mandano avanti lo stabilimento. La fabbrica di una volta aveva bisogno di operai "d'acciaio", mentre l'età contemporanea ha bisogno di una fabbrica di operai "deformi" nel senso che nella fabbrica hanno trovato la disgrazia e per la stessa hanno sacrificato parte del loro corpo, delle loro storie, della propria identità. Come se per parlare di ciò che è accaduto si dovesse tradurre il tutto in un linguaggio i cui riferimenti sono la malattia e la salute, la bellezza e la deformità, la forza e la debolezza.
"Fabbrica" ha ottenuto il premio dell'Associazione nazionale dei Critici di teatro per il 2002.
Lo spettacolo sulla storia del lavoro in Italia ha visto un primo studio alla Biennale di Torino il primo maggio 2002 e il suo debutto definitivo al Festival di Benevento.
Inoltre "Cecafumo, racconti a voce alta" è il titolo del libro di Celestini uscito in maggio che è una raccolta di racconti e fiabe della tradizione popolare. L'autore ha partecipato come narratore ad alcune puntate di "La storia siamo noi", la trasmissione televisiva su Rai Educational ed è autore di "Le nozze di Antigone", suo ultimo testo non ancora messo in scena ma che ha ricevuto una segnalazione al Premio Riccione per il teatro nel settembre 2001 e il premio Oddone Cappellino 2002.
Altri riconoscimenti Ascanio Celestini li ha ottenuti con il radio-documentario "Guerra e Pace" andato in onda su Radio Tre dal 26 al 30 marzo dello scorso anno.

TM6 - TeleMacerata

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