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“San Severino è una Capitale dell’arte insieme a Milano, Venezia, Bologna e Napoli, Perugia e Palermo ma anche Urbino e Mantova, Cremona, Bergamo e Rimini”. Il giudizio non è di un semplice turista, di quelli che negli anni hanno affollato la città degli Smeducci per fare visita ad una delle tante mostre a carattere internazionale - l’ultima quella dedicata alle Meraviglie del Barocco – in essa ospitate, ma appartiene ad Antonio Paolucci, uno dei massimi storici dell’arte in Italia, attualmente direttore dei Musei Vaticani, già ministro dei Beni Culturali e soprintendente per il Polo museale fiorentino. In un intervento pubblico, a commento della classifica dei visitatori nei grandi musei, Paolucci scrive fra l’altro: “Sotto il cielo d’Italia il museo è dappertutto, si moltiplica in innumerevoli aggregazioni, tutte affascinanti. E’ questo, e cioè la ubiquità e la pervasività della bellezza che è dappertutto ed entra dappertutto, il vero carattere distintivo dell’Italia storica, quello che ci fa unici ed invidiati nel mondo”. L’Italia delle “cento capitali”, la definisce Paolucci, che cita dunque San Severino fra le “cento storie artistiche, ognuna delle quali ha prodotto capolavori che, se messi tutti insieme, farebbero in assoluto il museo più bello e più grande del mondo”.
Comunicato Stampa
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