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Macerata, venerdì 5 ottobre 2012
Agricoltura e giovani, incontro all'istituto Garibaldi di Macerata

Un pubblico attento e numeroso, con circa 300 studenti presenti, ha fatto da cornice lo scorso 3 ottobre all’incontro dal titolo “l’agricoltura che piace ai giovani sa di tradizione e innovazione” organizzato, nell’Aula magna dell’Istituto Agrario G. Garibaldi di Macerata, dalla Regione Marche.

L’incontro è stato ricco di sollecitazioni ed esempi pratici, con le case history di imprenditori agricoli under 40, e con il convinto sostegno ai giovani in un settore decisivo e strategico come indicato dal vice presidente e assessore all’agricoltura della Regione Marche Paolo Petrini, che ha confidato agli studenti “Vengo da una realtà diversa da quella rurale, ho abitato nella costa, ho fatto studi diversi da quelli che occorrono in agricoltura e un diverso lavoro. Ma dopo 7 anni di esperienza come assessore all’Agricoltura, e avendo oggi la possibilità di leggere le nuove traiettorie di sviluppo che si configurano per il nostro territorio, ricomincerei forse proprio da qui, da un istituto agrario”.

La giornata è stata aperta dal saluto del sindaco di Macerata Romano Carancini e dall’intervento dell’assessore all’Istruzione della Provincia di Macerata Leonardo Lippi, mentre il dirigente scolastico dell’Istituto Agrario, Antonella Angerilli, ha spiegato le ragioni che rendono interessante studiare da agricoltore. Un giovane imprenditore che dovrà farsi largo rapidamente, con preparazione e creatività in un tessuto, quello marchigiano, che come anticipato da Daniela Fusco dell’Istat, vede ancora la conduzione delle aziende agricole regionali in mano ad over 75 con un dato più alto della media nazionale. Un dato che migliora nel caso di imprese che producono bio, dop e igp, dove gli under 40 stanno emergendo.

“Proprio per agevolare l’ingresso dei giovani e la conoscenza degli strumenti in ambito rurale - ha dichiarato Flaminia Ventura dell’Ismea – Rete Rurale Nazionale - siamo attivi con azioni di supporto alle Regioni e nella diffusione di informazione soprattutto delle buone prassi. C’è necessità di ricambio generazionale ed essere imprenditore agricolo è affare serio. Bisogna rispondere alle nuove esigenze della società civile pensando in un’ottica generale. L’attività non può riferirsi solo al fabbisogno di chi la esercita ma deve produrre beni e servizi pubblici”. L’intervento del vice presidente Petrini dal titolo “Come sostenere l’ingresso dei giovani in agricoltura e perché” ha definito l’impegno della Regione.

“Ci siamo concentrati sull’insediamento dei giovani agricoltori, per i quali si sono investiti 106 milioni, e sulle nuove aziende agricole. Gli investimenti sono stati accompagnati da informazione, formazione e consulenza, allo scopo di facilitare il processo e di superare possibili ostacoli burocratici. Oggi abbiamo esempi nelle Marche di aziende giovani e multifunzionali che possono essere un modello per tutti. Per il futuro, con la nuova programmazione, manterremo il premio a fondo perduto per l’insediamento dei giovani in agricoltura. Per tutti gli altri punteremo decisamente sull’aggregazione di filiera. È indispensabile fare rete per essere in grado di promuovere i nostri prodotti, la qualità, le vocazioni del nostro territorio, quel racconto che comunica il prodotto e che all’estero vogliono conoscere. Continueremo a fare politiche settoriali e innovative, siamo consapevoli che ciò non basta ma sentiamo che c’è un movimento d’opinione in questo senso che rafforza l’efficacia del nostro lavoro”.

In chiusura alcuni produttori marchigiani under 40 hanno presentato le loro case history. Dall’allevamento di animali con vendita delle carni a chilometro zero dell’azienda Togni di Santa Maria Nuova (An), all’agricola Titiana di Mogliano (Mc) diretta dalla giovane Maja Gnjidic, che ha realizzato un agriturismo con cantina e casolare per i turisti esteri, all’Azienda Perella di Sassocorvaro (Pu) con il recupero di antiche cultivar di oliva e frutti locali e la coltivazione e vendita dello zafferano, per finire con l’azienda Lago delle Valle di Monte San Vito (An) con produzione orticola, progetti sulla biodiversità e recupero di un’antica specie di pomodoro giallo locale. Tutti i progetti, sostenuti con il Programma di Sviluppo Rurale, si sono caratterizzati per specificità e creatività, elementi indispensabili per distinguere l’offerta e realizzare un progetto di successo.

Comunicato Stampa

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