“O poesia tu più non tornerai: Campana moderno”. E’ il titolo dato al convegno di studi che, venerdì 25 e sabato 26 ottobre, si tiene a Macerata sulla figura e l’opera del poeta Dino Campana, il quale viene considerato, pur tra le mille contraddizioni che hanno contrassegnato la sua breve ma intensa vita, la voce poetica tra le più significative e originali del difficile periodo storico d’inizio ‘900. I suoi “Canti Orfici”, un libro che, pubblicato nel 1914, oltre a essere la sua unica e vera opera, rappresenta pure il “testamento” di un’intera generazione che alla poesia ha assegnato un valore assoluto.
Di questi e altri aspetti parleranno i qualificati relatori della “due giorni”, organizzata da Università, Provincia e Comune di Macerata in occasione del settantesimo anniversario della morte del poeta (1932 a Castel Pulci). “Sarà un’occasione unica per approfondire temi cari a Campana – dice l’assessore alla Cultura della Provincia, Renato Pasqualetti – e per apprezzare una poesia che, più passa il tempo, più si fa sorprendentemente moderna”.
Appositamente per questo appuntamento, il pittore Enzo Cucchi ha realizzato un disegno riprodotto su brochure e manifesti del convegno. Inoltre, a margine dell’iniziativa, la città di Macerata si candida a essere inserita tra le “Città campaniane”, al pari di Marradi (paese natio del poeta), Bologna e Firenze con la volontà e la speranza di far vivere un “laboratorio” permanente di ricerca su Campana e la sua poesia.
Infine, alcuni dettagli sul programma. Il convegno si dividerà fra l’aula magna dell’ateneo maceratese, dove l’apertura dei lavori è prevista per le ore 9 di venerdì 25 ottobre, e palazzo Torri, in cui verranno ospitate la sessione pomeridiana e quella del giorno successivo. A conclusione della “due giorni”, sabato 26 ottobre (ore 16) al cinema teatro “Italia”, si terrà una tavola rotonda dal titolo “I poeti incontrano Campana”, con recital finale su testi del poeta per la regia di Allì Caracciolo.

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