La mostra “Meraviglie del Barocco nelle Marche 1. San Severino e l’Alto Maceratese” continua a far parlare di sé ed a conquistare i giudizi positivi della critica, anche di quella più severa. Dopo esser stata definita come “l’unica esposizione che merita di essere vista in questa estate 2010 nell’Italia intera”, quella che rappresenta una vera e propria vetrina d’eccezione su di un secolo considerato dai più ancora poco conosciuto, almeno da un punto di vista artistico, ha conquistato gli applausi del pubblico radiofonico del programma di Radio 1 “Con parole mie” condotto da Umberto Broccoli.
A presentare la mostra “Meraviglie del Barocco”, che lo ricordiamo è promossa dal Comune di San Severino Marche ed è curata da Vittorio Sgarbi, è stato il professor Stefano Papetti, che ha contribuito, insieme ad un comitato scientifico fatto dai nomi di grandi esperti, ad allestire l’esposizione stessa: “Quella di San Severino – ha spiegato dai microfoni di Radio 1 il critico d’arte noto in tutta Italia – è una mostra in cui la luce è la vera protagonista, come in gran parte della cultura del Seicento. Quella di San Severino è un’iniziativa che nasce qui ma vuol essere estesa ad altri luoghi della nostra amata regione. Al titolo è stato per questo abbinato un numero 1 che dovrebbe far presagire che vi saranno sullo stesso argomento anche altre puntate. E’ una mostra di successo che solo nel week end di Ferragosto ha contato oltre mille visitatori. Oltre a presentare grandi lavori essa ci lascia un bel catalogo e una quindicina di opere restaurate, fra le novanta che vengono presentate. Sono opere meravigliose che suscitano meraviglia anche per i luoghi da cui provengono. Inoltre la mostra rappresenta un’occasione per visitare una bella città e per vedere come i vari stili che connotano il Seicento abbiano attecchito nella zona di San Severino e nell’Alto Maceratese. Ci sono tutti i più importanti artisti romani e bolognesi cui guardarono i grandi committenti delle Marche. Con poco – ha poi concluso il professor Papetti i suoi lunghi collegamenti interamente dedicati all’esposizione settempedana - è stata realizzata una grande mostra che offre lavoro anche a venticinque giovani laureati in storia dell’arte che altrimenti non l’avrebbero”.


Comunicato Stampa