“Il Consiglio regionale non è un Tribunale”, con queste parole l’assessore Marcello Secchiaroli ha commentato, al termine della seduta, la discussione relativa al dirigente del Servizio Formazione Professionale dott. Piero Sunzini.
Secchiaroli ha infatti risposto a quattro interrogazioni al riguardo e ha detto che le argomentazioni portate alla discussione dell’aula sono state tratte da un “approfondito accertamento che i Direttori dei Dipartimenti Affari Generali e Sviluppo economico hanno condotto, in collaborazione con il Servizio Legale, su richiesta del presidente Vito D’Ambrosio.”
Secchiaroli ha preso in considerazione i singoli aspetti delle interrogazioni, rispondendo nel merito e mettendo anche a disposizione la documentazione su appalti, finanziamenti e responsabili del procedimento delle gare vinte dalle ditte richiamate in una interrogazione.
“Dai singoli atti in nostro possesso – ha commentato – non abbiamo riscontrato irregolarità. E’ ovvio che noi abbiamo potuto prendere in considerazione solo la documentazione disponibile nei nostri Uffici. Sarà la Magistratura a chiarire tutti gli aspetti della vicenda.”
Per quanto riguarda il curriculum del dott. Sunzini, Secchiaroli ha precisato che questo corrisponde alle caratteristiche per l’incarico di dirigente del Servizio, assegnatogli il 19/2/2001, data in cui l’interessato ha stipulato un contratto individuale di lavoro di diritto privato a tempo determinato. Tipologia di contratto che la giunta ha facoltà di attivare qualora ci siano posti vacanti, per un periodo che non supera la legislatura, entro il limite di una percentuale della dotazione organica della qualifica dirigenziale e il possesso dei requisiti.
Il dott. Sunzini è laureato in scienze agrarie, ha oltre 5 anni di esperienza professionale. Dal 1995 ha svolto attività di progettazione, direzione, didattica per diversi centri di formazione professionale. Ha inoltre collaborato con il Ministero degli Affari Esteri e con associazioni private. Dalla documentazione risulta che abbia svolto per lo più attività di collaborazione “coordinata e continuativa”.

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