Il primo convegno marchigiano sul turismo culturale si è aperto proprio a Matelica promosso dagli assessorati comunali al Turismo e alla Cultura. In primo piano, infatti, gli interventi di Luciano Farroni e Fabiola Santini: gli amministratori da cui è partita la pianificazione politica sul turismo che ha portato in un anno un incremento del 30%degli arrivi e del 50% delle presenze turistiche in città. Momento di incontro e di riflessione per operatori del settore, istituzioni ed esperti, questo convegno si è posto l’obbiettivo di valutare i risultati ottenuti da un comune come Matelica che ha individuato nel turismo uno strumento di sviluppo per le attività produttive. “ La programmazione turistica della città è partita dalla qualificazione del personale inserito in una struttura di orientamento come l’infopoint e con un rinnovamento della segnaletica, per poi, passare alla fase concreta: la dotazione di infrastrutture, nota dolente del rilancio turistico dell’entroterra. Un albergo in costruzione, l’altro in ristrutturazione, 4 agriturismi e 4 Bed & Brekfast. La terza fase ha riguardato l’analisi della domanda e delle risorse valutando e attuando una promozione su larga scala dalla carta stampata e delle fiere nazionali ed internazionali. La carta vincente è stata quella di farsi promotori di un sistema turistico locale che abbracciasse un territorio vasto e versatile in cui si potesse offrire: enogastronomia tipica di qualità, arte e natura con itinerari culturali e paesaggistici in cui inserire, anche, un’offerta mirata agli sportivi, da qui infatti la pianificazione integrata con le associazioni di equitazione e parapendio, senza tralasciare il mare. Insomma da Portorecanati a Matelica.” Ha concluso Farroni. Momento centrale del convegno l’arrivo del sottosegretario ai beni culturali l’On. Nicola Bono che ha delineato la politica del governo che “ è incentrata sulla rivalutazione del turismo come fonte di valorizzazione delle risorse originali, non clonabili, uniche. Caratteristiche queste che permettono al nostro paese di restare in competizione con le altre nazioni ponendoci al 4 posto tra i paesi con maggiori presenze turistiche anche se negli ultimi anni si è verificata una contrazioni delle percentuali. I musei, i siti archeologici, le aree paesistiche e storiche dovrebbero essere gestite dai privati in modo che siano più fruibili. Non è accettabile il modoormai superato di gestire i musei queste belle strutture sconosciute perché manca una politica di marcheting, bisogna privatizzare la gestione mussale in modo che diventi un patrimonio aperto e a misura di visitatore. Il ruolo degli enti locali è fondamentale per individuare gli strumenti idonei affinché pubblico e privato possano interagire per attrarre investimenti privati. 440 miliardi sono già stati distribuiti alle Regioni perché possano creare i sistemi turistici locali e possano attuare politiche di valorizzazione all’interno di territori ampi ma omogenei e dove, però, si possa individuare la vocazione da proporre alla domanda attraverso un vero e proprio marketing territoriale..”Al convegno hanno partecipato, inoltre, il Sindaco di Matelica Patrizio Gagliardi, l'Assessore provinciale alla Cultura, Renato Pasqualetti, che ha messo in evidenza l’importanza della collaborazione tra beni culturali e turismo concludendo con un plauso al lavoro realizzato da matelica nell’ambito turistico; l'Assessore al Turismo della Comunità montana Alte Valli dell'Esino e del Potenza Franco Capponi, l'Assessore regionale al Turismo Lidio Rocchi, Il direttore della Scuola internazionale di scienze turistiche di Roma Alberto Sessa, il presidente del “Mercury” e assessore al Turismo di Firenze Emilio Becheri, Marco Borgese dell’Osservatorio del Turismo della Regione Calabria, la giornalista della rivista nazionale “Dove” Marina Poggi ed il dirigente dell'Enit, Marco Montini. Presenterà le linee guida del progetto sul turismo culturale Ylenia Borgese,operatrice turistica e coordinatrice del convegno matelicese.

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