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Tolentino, martedì 10 giugno 2008
Acqua contaminata

Si comunica che a seguito della proposta avanzata dal Dipartimento di Prevenzione del Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asur ZT n. 9 – dove si legge che in seguito ad osservazioni epidemiologiche del Dipartimento di Prevenzione che hanno messo in relazione diversi casi di gastro-enterite acuta, regolarmente denunciati, con l’ingestione di acqua potabile nella zona di via del Carmelo e vie limitrofe ed alla comunicazione dell’ente gestore ASSM di un guasto alla rete idrica per un uso improprio da parte di un utente della stessa zona, si propone al Sindaco di sospendere l’erogazione dell’acqua potabile, a fini alimentari e per motivi precauzionali, in attesa degli accertamenti di laboratorio che sono già in corso anche con lo scopo di individuarne l’eziologia - il Sindaco di Tolentino Luciano Ruffini ha emesso una ordinanza con la quale si stabilisce:

di vietare, in via precauzionale, fino a nuovo ordine l'uso dell'acqua distribuita nell'acquedotto comunale per scopi alimentari diretti (bere e cucinare), consentendone tutti gli altri usi, ai residenti nelle seguenti zone:
VIA DEL CARMELO, VIA MANARA, VIA FUSCONI, VIA CASTELLO DI VARANO, VIA RUTILONI (dall’intersezione con viale XXX Giugno all’ex Mattatoio) VIA DEI CAPPUCCINI (dall’intersezione con viale XXX Giugno alla Porta dei Cappuccini);

Inoltre si ordina: alla ASSM Spa di Tolentino di predisporre, anche con l’ausilio della Protezione Civile provinciale, punti di rifornimento alternativo di acqua potabile a mezzo di cisterne nelle aree sopra indicate, fino alla revoca della presente Ordinanza;
alla ASSM Spa, in qualità di Ente Gestore della rete idrica, di concerto con la ASUR ZT 9, di eseguire immediate e più approfondite verifiche sanitarie e analisi sull’acqua distribuita in rete e l’individuazione analitica delle sostanze inquinanti, nonché di attivarsi per tutte le procedure tecniche e manutentive al fine di eliminare qualsiasi rischio di immissioni di qualunque natura e provenienza nella rete idrica pubblica, tali da causare inquinamento;
a tutti coloro che detengono e gestiscono pozzi privati nel territorio del Comune di Tolentino, di provvedere affinché gli impianti alimentati da pozzo non siano in alcun modo, neppure tramite impianto idrico interno, collegati alla rete idrica di acqua potabile, onde evitare di incorrere nei reati di inquinamento di acqua potabile previsti dal Codice Penale (artt. 439 e 452). Inoltre, tenuto conto degli obblighi contenuti nel Testo Unico RD n. 1775 del 11/12/1933, nel D.L.vo n. 275 del 12/07/1993, nel D.L.vo n. 273 del 30/12/2005 circa la denuncia di possesso e esercizio di pozzi privati, i detentori dei medesimi dovranno farne immediata comunicazione alla ASSM Spa.

La direzione dell’ASSM, in attesa di accertamenti da parte dell’Autorità Sanitaria circa la presenza nell’acqua distribuita nella rete di via del Carmelo e di via Manara di inquinanti immessi da un pozzo privato, ha già invitato i residenti ad evitare l’utilizzo dell’acqua di acquedotto per qualsiasi uso alimentare, neppure previa bollitura. L’ASSM, nel contempo, ha predisposto un punto di rifornimento alternativo di acqua potabile in emergenza a mezzo di cisterna posta presso l’incrocio tra via del Carmelo e via Manara.

Dal canto suo il Direttore dell’Assm Pietro Pisciotta ha presentato una informativa ai Carabinieri di Tolentino dove ha riferito in modo circostanziato i fatti accertati in ordine alla contaminazione dell'acqua distribuita per uso potabile dalla rete dell'acquedotto comunale di Tolentino da parte di inquinanti provenienti dal pozzo privato di un cittadino residente nella zona in questione.
In pratica il personale tecnico dell’ASSM veniva avvertito da alcuni utenti abitanti in Via del Carmelo e Via Manara di anomalie della qualità dell'acqua fornita alle proprie utenze domestiche: l' ispezione del personale ASSM presso tali utenze e l'immediata esecuzione di controlli analitici di parametri caratteristici dell'acqua prelevata rivelavano un evidente scostamento rispetto ai valori usuali tanto da indicare che non si trattava di acqua proveniente dalle fonti di approvvigionamento attualmente utilizzate (sorgenti di Valcimarra e del Nera).
A seguito di tale riscontro, si indagava sulla provenienza dell'acqua prelevata all'utenza e si individuava l'esistenza presso una utenza privata di un impianto di pompaggio da pozzo privato che, pur immettendo acqua nell'impianto interno a valle del contatore e pertanto di competenza dell'utente, era tale, per la pressione elevata del sistema di pompaggio, da introdurre acqua nella rete di distribuzione pubblica con conseguente contaminazione dell'acqua fornita all'utenza della zona di Via del Carmelo e Via Manara. Prova dell'avvenuto versamento dell'acqua di pozzo nella rete d'acquedotto risultava dal dato registrato dalla segnante del contatore che, rispetto ad una precedente lettura, riportava una cifra di volume di acqua inferiore di circa 50 metri cubi, possibile solo per flusso inverso rispetto al normale flusso entrante. Conseguentemente veniva chiuso il rubinetto di arresto al contatore e richiesto all'utente l'immediato disinserimento dell'impianto di pompaggio privato, cosa che veniva eseguita dall'interessato.
In dipendenza degli accertamenti compiuti il personale ASSM provvedeva in sequenza a :
svuotare completamente le condotte di distribuzione di acqua potabile della zona di Via del Carmelo e Via Manara e afflussare l'acqua presso le utenze delle due vie per provocare lo svuotamento anche degli impianti domestici; riammettere nuova acqua da rete nel settore interessato.
Inoltre, allo scopo di verificare la qualità dell'acqua dopo i provvedimenti adottati e il ritorno alla normale alimentazione da acquedotto, il personale ASSM provvedeva a prelevare un campione di acqua presso una delle utenze allacciate alla condotta interessata dall'inquinamento ed a eseguire i controlli analitici relativi alla presenza di clorazione e all'assenza di contaminazione batterica: i controlli effettuati hanno rilevato la presenza di cloro residuo in sufficiente concentrazione e assenza di batteri.
Contemporaneamente pervenivano sia notizie da parte di personale dipendente dell'ASSM residente in Via del Carmelo e Via Manara sia segnalazioni da altri abitanti delle stesse vie, di malori e disturbi all'apparato gastroenterico, probabilmente addebitabili all'ingerimento di acqua dai rubinetti delle proprie abitazioni.
Subito venivano presi contatti telefonici con il responsabile del Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell'ASUR Marche Zona Territoriale n. 9 in modo da programmare immediate e più approfondite verifiche sanitarie sull'acqua distribuita in rete e l'individuazione analitica delle sostanze inquinanti contenute nell'acqua di pozzo dell'utente privato ed inoltre venivano avviati campionamenti su tutte le utenze situate nelle Vie del Carmelo e Manara.
D'intesa con l'ASUR, gli utenti interessati venivano avvertiti, in attesa di accertamenti più approfonditi disposti dall'ASUR medesima, di non utilizzare acqua di acquedotto per qualsiasi uso alimentare mediante consegna diretta di apposito avviso dal personale ASSM, preannunciando un'ordinanza del sindaco al riguardo: per la fornitura alle utenze veniva predisposto in loco un rifornimento alternativo di acqua potabile in emergenza a mezzo di cisterna.
L'ASUR sta effettuando accertamenti di laboratorio per individuare la causa dei disturbi accusati e denunciati dagli utenti.



Comunicato stampa

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