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Tolentino, martedì 12 febbraio 2008
ALLA BIBLIOTECA FILELFICA SECONDO APPUNTAMENTO CON IL LABORATORIO DI LETTURA “I LIBRI PER L’ISOLA DESERTA – ABBRACCI DI CULTURE”.

Marco Di Pasquale presenta il romanzo “Neve” del Premio Nobel turco Orhan Pamuk.
Mercoledì 13 Febbraio 2008 alle ore 18.30, nelle sale della Biblioteca Comunale Filelfica si terrà il secondo appuntamento del laboratorio di lettura critica “I libri per l’isola deserta – Abbracci di culture”, promosso dall’Associazione culturale “Licenze poetiche” con il contributo ed il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Tolentino.
In questa occasione si avrà modo di esprimere e condividere le esperienze di lettura e le riflessioni critiche stimolate dal romanzo “Neve” del romaziere turco Orhan Pamuk, celeberrimo in tutto il mondo per il suo impegno e le sue doti di narratore e celebrato con il conferimento del Premio Nobel per la Letteratura nel 2006.
Pamuk è tutt'altro che uno scrittore accomodante. Anzi, si è spesso scagliato duramente contro la politica del suo governo. Tanto da rifiutare il titolo di “artista di Stato”. Nel 2005 venne incriminato per alcune dichiarazioni sul genocidio degli armeni, ma le accuse vennero ritirate nel gennaio dell'anno successivo.
Nato nel 1952 in una famiglia borghese benestante di alterne fortune, Pamuk si laurea in giornalismo all'Università di Istanbul nel 1977. Inizia la sua carriera di scrittore nel 1974 e vince diversi e importanti premi per i suoi primi lavori, tra cui il Premio Madarali 1984 per il secondo romanzo, “La casa del silenzio”, e il Prix de la Dècouverte Europèenne 1991 per la traduzione francese dello stesso. Il romanzo storico “Il castello bianco”, pubblicato nel 1985, vince l'Independent Award for Foreign Fiction 1990 estendendo la sua reputazione all'estero. A questo punto Pamuk comincia a utilizzare tecniche narrative vicine al postmodernismo, allontanandosi dallo stretto naturalismo dei suoi primi lavori. Il successo popolare arriva nel 1990 con il romanzo “Il libro nero” che diventa rapidamente una delle letture più controverse della letteratura turca, grazie alla notevole complessità e ricchezza narrativa. Pamuk diviene in questi anni di crescente popolarità una figura di spicco nel panorama intellettuale turco, anche a causa del suo sostegno ai diritti politici della minoranza kurda. Nel 1995 egli è tra un gruppo di autori e scrittori sotto processo per aver criticato, in una serie di saggi, la politica del governo turco nei confronti dei kurdi. Nel 1999, Pamuk pubblica la storia “Gli altri colori”. La reputazione internazionale di Pamuk cresce, nel 2000, in seguito alla pubblicazione di “Il mio nome è rosso”.
Il romanzo “Neve” (2002), che esplora il conflitto tra islamismo e occidentalismo nella Turchia moderna, è anche il primo lavoro dichiaratamente politico di Pamuk. Rispetto ai precedenti lavori, per la maggior parte ambientati ad Istanbul, la scena si sposta nella Turchia orientale e, prendendo spunto da cronaca recente, segue l'inchiesta di un giornalista alla ricerca delle motivazioni di una serie di suicidi di ragazze adolescenti.
Investita da una tormenta di neve, la città di Kars è un miscuglio di etnie e fazioni politiche. Ci sono turchi, curdi, georgiani, nazionalisti laici e integralisti religiosi. C'è la polizia segreta, c'è l'esercito e ci sono i terroristi islamici. Ka inizia la sua indagine, mentre la neve continua a cadere e le strade vengono chiuse. In città, Ka rivede dopo diversi anni Ipek, una compagna di università molto bella e affascinante, se ne innamora e sogna di portarla con sé in Germania. Per realizzare questo sogno, farà di tutto. La situazione precipita quando una compagnia di teatro mette in scena un dramma degli anni Venti, scritto in sostegno della laicità dello Stato fondato da Atatürk, dove una donna, coraggiosamente, brucia il chador in pubblico. Durante lo spettacolo alcuni giovani del liceo religioso inscenano una protesta. E la serata finisce nel sangue. Ka viene coinvolto suo malgrado. E' uno spettatore imparziale, ma molto confuso. Non sa nemmeno rispondere alla domanda: credi in Dio? Sostiene che a Kars ha ritrovato Allah, ma poi l'unica cosa che gli interessa è la ricerca, molto occidentale, della felicità. Il dilemma di Ka ruota intorno al confronto tra Occidente e Islam.
I partecipanti al laboratorio sono coordinati nelle loro attività di ricerca ed appofondimento da Marco Di Pasquale.
Nello stesso ambito progettuale si inserisce anche l’incontro con la poetessa e performer brasiliana Rosana Crispim da Costa che, giovedì 21 Febbraio, alle 21.30, nell’Auditorium della Biblioteca Filelfica, presenterà il suo ultimo libro “Desejo”, oltre a parlare del suo progetto multidisciplinare “Melting Plot”, vòlto allo sviluppo di un’integrazione tra le diverse culture.


Abbracci di Culture – Laboratorio di lettua critica – “Neve” di Orhan Pamuk – mercoledì 13 febbraio 2008
Sede: Biblioteca Filelfica, Largo Fidi, Tolentino, ore 18.30
Ingresso gratuito
Info points: Ufficio Cultura Comune di Tolentino 0733.901326 - Biblioteca Filelfica 0733.968670
Licenze Poetiche 349.5753241 www.licenzepoetiche.it – licenzepoetiche@email.it


Comunicato stampa

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