Bruno Morchio, psicologo e scrittore. Lunetta Savino attrice impegnata in ruoli coraggiosi. La Fondazione onlus “L'anello della Vita” li ha avuti ospiti a San Severino domenica 2 dicembre ed è stato un successo clamoroso: oltre 250 persone a gremire i saloni di Palazzo Servanzi Confidati con interesse vivo e partecipe.
Il pomeriggio è iniziato con i saluti del Presidente della Fondazione, Avv. Francesco Rapaccioni, che ha ringraziato gli enti che hanno reso possibile l'evento, e dell'assessore alla cultura del Comune di San Severino, Alessandra Aronne, che ha ricordato il rapporto di sinergia tra l'amministrazione comunale e l'”Anello della vita”. Rapaccioni ha donato due romanzi di Morchio pubblicati da Garzanti alla biblioteca comunale.
Lunetta Savino ha raccontato come si è avvicinata a ruoli difficili, la mamma di un bambino con problemi nel film “Il figlio della luna” trasmesso da Raiuno, la Nora di “Casa di bambola” affetta da disturbi mentali, la protagonista del monologo “Tina fai presto”.
Il pomeriggio è poi entrato nel vivo: Rapaccioni ha conversato con Morchio sui suoi romanzi, Elisabetta Conocchioli ha letto alcune pagine da “Le cose che non ti ho detto “ e “Con la morte non si tratta” e Luca Verdicchio ha suonato mirabilmente splendide sonate di Mozart.
La Fondazione è fortemente impegnata per l'apertura dell'hospice di San Severino, prevista entro giugno 2008. Rapaccioni ha ricordato i progetti già conclusi per completare la struttura e una recente collaborazione con il Rotary club di Tolentino, che ha portato all'acquisto di 12 poltrone letto per i familiari dei malati. Il Presidente ha ringraziato tutti coloro che hanno devoluto all'Anello della vita il 5x1000.
I tanti intervenuti si sono affollati per acquistare i romanzi e chiedere autografi a Morchio e alla Savino. Morchio ha potuto apprezzare la Savino in “Casa di bambola / l'altra Nora” nel teatro di Corridonia. Prima di ripartire, entrambi hanno visitato la città di San Severino, rimanendo affascinati in particolare dalla piazza, dalla pinacoteca e da San Lorenzo in doliolo, oltre che dall'ottima cucina.


Comunicato stampa