La Conferenza dei servizi tra gli enti cointeressati o competenti alla realizzazione del prolungamento della superstrada 77 con il progettato tronco "Sfercia-Colle Sentino" dovrà necessariamente svolgersi tra il 25 ed il 31 ottobre. E' quello il periodo auspicato dalla Provincia di Macerata e dallo stesso ente ritenuto indispensabile per l'approvazione del progetto da parte della Conferenza affinché l'opera, già dichiarata "cantierabile" dall'Anas per il 2003, possa essere effettivamente avviata entro l'anno prossimo.
A spiegare l'importanza che questo termine venga rispettato è l'assessore provinciale alla mobilità e trasporti, Cesare Martini. "A seguito di diversi solleciti effettuati dalla Provincia ed anche personalmente dal presidente Pigliapoco - ha detto Martini - l'Anas ha chiesto al Provveditorato regionale alle opere pubbliche la convocazione della Conferenza di servizi e il 25 settembre scorso sono stati pubblicati gli atti del procedimento. Prima di un mese, quindi prima del 25 ottobre la Conferenza non potrà riunirsi, ma se essa verrà riunita dopo la fine del mese corrente potrebbe essere troppo tardi per consentire alla Regione Marche di apportare le variazioni al bilancio necessarie a finanziare la quota di oltre 15 milioni di euro utile a coprire i costi dell'opera".
Una questione di tempistica, insomma. La Regione Marche avrebbe, infatti, preso l'impegno politico di trovare, tra i fondi della legge 61 per la ricostruzione post-terremoto i quasi 31 miliardi di vecchie lire mancanti per appaltare i lavori, ma per procedere entro novembre alla necessaria variazione di bilancio chiede l'approvazione del progetto da parte dell'Anas; progetto che può essere approvato solo attraverso la Conferenza di servizi.
Il progetto per il tratto della superstrada Sfercia-Colle Sentino è stato coofinanziato da Anas e Provincia di Macerata in base ad una convenzione del 1997. Nello studio di impatto ambientale dell'opera, approvato nel 2000 dal Ministero per i beni culturali ed ambientali, l'importo dei lavori venne stimato in 116 miliardi di lire, coperti per 96 miliardi dalla quota Anas dei fondi per la ricostruzione post terremoto e 20 miliardi con fondi già preesistenti. "Dal successivo progetto definitivo trasmesso dalla Provincia all'Anas nel marzo di quest'anno - ricorda l'assessore ai lavori pubblici, Dario Conti - il costo dell'opera è risultato di 75 milioni e 761 mila euro, cioè circa 147 miliardi di vecchie lire. Trentuno miliardi in più rispetto ai fondi disponibili".
Ecco quindi la necessità del nuovo stanziamento regionale e l'impellenza del rispetto dei termini imposti dalla procedura burocratica.


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