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Macerata, mercoledì 2 ottobre 2002
La situazione economica dello Sferisterio ancora in Consiglio

Una seduta quella del Consiglio comunale di ieri tutta dedicata allo Sferisterio e alla situazione economico-finanziaria dell’Associazione con le comunicazioni del sindaco Giorgio Meschini e la mozione presentata dai consiglieri di An, Pierfrancesco Castglioni e Riccardo Sacchi.
Note dolenti per quanto riguarda il bilancio consuntivo del 2001 con una perdita di oltre 3 miliardi e 400 milioni delle vecchie lire, ‘perdita ‘ ha chiarito il primo cittadino ‘ che va ridotta di 1 miliardo e 250 milioni per necessità contabile, nel senso che questa cifra è relativa ai contributi del Comune e dell’Amministrazione provinciale trasferita al conto patrimoniale e riduzione delle perdite precedenti. In realtà, quindi, la perdita è pari a circa 2 miliardi e 200 milioni’.
Le differenze, di molto superiori al pre consuntivo, precisamente pari a circa 1,1 miliardi di lire per la perdita economica e circa 800 milioni per il fabbisogno finanziario, si sono verificate, ha spiegato Meschini, per due motivi. Primo perché, in termini metodologici all’interno dell’Associazione c’erano modalità organizzative che non prevedevano un accurato controllo preventivo della spesa. In secondo luogo, le differenze sono da attribuire anche ai maggiori costi relativi al coro, all’orchestra e al personale, i cui conteggi definitivi sono arrivati dopo il pre consuntivo.
I conti invece tornano per quanto riguarda il 2002 con un risultato positivo di oltre 17mila euro. Il sindaco, a riguardo, ha riferito al Consiglio che tutte le entrate sono state già accertate tranne l’integrazione del contributo della Camera di Commercio che verrà definita con l’approvazione dell’assestamento di bilancio dell’Ente stesso. Meschini ha voluto sottolineare il risultato positivo della biglietteria che ha ottenuto maggiori entrate rispetto alla previsione nonostante la perdita dell’incasso di una serata e mezzo e a causa del maltempo. Per quanto riguarda le uscite i primi cinque capitoli (cast, scene, coro, collaborazioni e così via), trattano conteggi finiti e liquidati.
Riguardo quindi alla situazione finanziaria e di cassa le massicce immissioni dovute alla contrazione del mutuo da parte dell’Associazione, all’erogazione dell’anticipazione da parte della Provincia così come da parte di altri Enti e sponsor, hanno permesso di coprire tutti gli affidamenti bancari, di pagare praticamente per intero i creditori e di non dover attingere a nessuna nuova anticipazione di cassa.
Il Sindaco ha concluso affermando che’nella sostanza e quindi nei numeri, è stata rispettata la delibera votata nel dicembre scorso e che quel finanziamento ha consentito una stagione senza affanni. Ora, manca soltanto una cosa: l’avvio della procedura, insieme alla Provincia, per la revisione dello statuto, coinvolgendo tutti gli Enti che vorranno esserci’.
Soddisfazione per aver creduto nel risanamento è stata espressa dal capogruppo de I Popolari Adriano Ciaffi che ha aperto la serie di interventi subito dopo le comunicazioni del Sindaco.
Per Romano Carancini (Ds) ‘le condizioni sono esemplari anche se non va nascosto che la gestione 2001 è stata disastrosa. Ma la cosa più importante sono i dati del 2002, ricordiamoci però che non abbiamo vinto una guerra, ma posto solo un mattone. Dico a tutti di continuare a costruire lo Sferisterio nell’interesse della città e che abbiamo un altro compito, quello di stilare le nuove norme tecnico ‘ giuridiche’.
Dello stesso parere anche Bruno Mandrelli (Sdi) il quale ha ribadito la necessità di un nuovo statuto e ha sottolineato come i prossimi anni saranno ancora più duri e che proprio per questo motivo, il contributo del Comune dovrà essere adeguato.
Critica invece Alleanza Nazionale con l’intervento di Piefrancesco Castiglioni che ha puntato il dito contro i costi di scenografie, cast, coro e orchestra , ‘costi non tenuti sotto controllo nel passato’. Anna Menghi, del Comitato Anna Menghi,invece, ha affermato che la posizione del suo gruppo ‘è stata sempre quella di guardare in maniera concreta al futuro della città. La nostra era una critica verso la mancanza di un progetto culturale che deve necessariamente affiancare il risanamento economico. Noi abbiamo un prodotto che non è la lirica, che ormai fanno tutti, ma il nostro prodotto è lo Sferisterio’.
Per quanto riguarda il capogruppo de I Democratici, Gian Mario Maulo, ha preso le distanze ‘da tutti i manicheismi. Non sono d’accordo ‘ ha affermato - con chi dice che ora è tutto risolto e che prima era tutto sbagliato né con chi afferma che tutto va male’.
E' stata respinta con 7 voti favorevoli (An, Fi, Democratici), 16 contrari (gruppi di maggioranza) e 3 astenuti (Anna Menghi, Gian Mario Maulo, Ivano Tacconi), la mozione a firma Pierfrancesco Castiglioni e Riccardo Sacchi (An) sempre riguardante la situazione economico ‘finanziaria dell'associazione Sferisterio.
Un dibattito lungo ed articolato che non è però riuscito a concretizzare una proposta di emendamento comune, al quale avevano pure lavorato maggioranza e opposizione insieme agli stessi proponenti, capace di far superare alcuni punti ormai datati del documento alla luce delle dichiarazioni del sindaco e del dibattito precedente. Argomento centrale, l'attuazione da parte del sindaco di tutti gli impegni contenuti nella delibera del dicembre 2001 di rilancio dello Sferisterio, soprattutto in relazione all'aggiornamento dei consiglieri, in sede di commissioni e di consiglio, sulla situazione finanziaria ed economica.
Un invito alla collaborazione per raggiungere un risultato comune è stato rivolto da Mario Crucianelli (An), che nel suo intervento ha sottolineato la poca opportunità dello scontro politico su un "bene di tutti" come lo Sferisterio e la necessità di trovare convergenze. "Non siamo tra coloro che sostengono che non siano stati commessi errori in passato" ha detto Adriano Ciaffi (Ppi). Posizione questa condivisa da Bruno Mandrelli (Sdi), che ha ricordato come il Consiglio comunale con la delibera di dicembre abbia messo fine ad una situazione insostenibile "imboccando la strada verso nuovi obiettivi".
Diversa la posizione di Fi che attraverso il suo esponente Gabrio Fioretti ha ribadito che "senza far chiarezza sul passato si rischia di cadere negli errori commessi" e, riferendosi all'invio della documentazione dello Sferisterio alla Corte dei Conti da parte del partito, ha dichiarato che si è trattato di "una scelta dovuta per il rispetto dei cittadini". Un metodo criticato tra gli altri da Anna Menghi (omonimo Comitato) che ha parlato di "metodo non indicato per trovare una soluzione alla causa".

TM6 - TeleMacerata

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