Domani (sabato 21 settembre) all’auditorium “Sant’Agostino” di San Ginesio è in programma la seconda sessione della X Giornata Gentiliana, che quest’anno ha per tema “Alberico Gentili. Il diritto internazionale in un mondo a più civiltà”. I lavori, che si sono aperti oggi con un concerto lirico ed un omaggio al monumento dedicato al grande giurista del XVI secolo, riprenderanno domani mattina alle 9,30 sotto la presidenza del prof. Pietro Pastorelli, dell’Università “La Sapienza” di Roma. Nel corso della sessione, dedicata alle problematiche internazionalistiche del nostro tempo, il Prof. Yasuaki Onuma dell’Università di Tokyo, illustre esponente della scuola giapponese di diritto internazionale, terrà una lezione magistrale dal titolo “An Intercivilizational Perspective on International Law”. La tematica, di bruciante attualità soprattutto dopo l’11 settembre, tratta dei nuovi scenari della politica internazionale che sospingono il mondo verso il cosiddetto “scontro di civiltà”. Sarà un’occasione di confronto tra i numerosi internazionalisti italiani presenti e le impostazioni di uno studioso che riflette emblematicamente i caratteri peculiari del suo Paese: l’apertura verso l’Occidente e l’attaccamento alla propria identità culturale di fondo.
I lavori proseguiranno anche nel pomeriggio (dalle ore 15,30) sotto la presidenza del prof. Sergio Marchisio. Altri relatori della giornata sono i professori Diego Panizza (Padova), Massimo Iovine e Giuseppe Cataldi (Napoli), Antonietta De Blase (Camerino).
Il Convegno è organizzato dal Centro Internazionale Studi Gentiliani di San Ginesio, l’Associazione culturale fondata nel 1981, che promuove gli studi sul Gentili attraverso convegni e pubblicazioni scientifiche. Alberico Gentili (San Ginesio 1552-Londra 1608), esule per motivi di religione nell’ Inghilterra di Elisabetta I, fu regius professor di diritto civile presso l’Università di Oxford. Grande giurista ed intellettuale umanista, è autore di numerose opere a stampa, tra cui il classico De Iure Belli, opera per cui è tradizionalmente riconosciuto come Padre fondatore del diritto internazionale moderno.


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