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Camerino, venerdì 20 settembre 2002
"Made in Unicam" le nuove scoperte sull'Uomo di Similaun

Risonanza non solo a livello italiano, ma addirittura a livello mondiale per l’Università di Camerino grazie alle ricerche compiute dall’équipe del professor Franco Ugo Rollo, docente di Antropologia, sull’Uomo di Similaun.
Il lavoro degli studiosi è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, una delle più autorevoli istituzioni scientifiche di tutto il mondo. Proprio grazie a questa pubblicazione, la notizia della ricerca effettuata a Camerino è stata riportata da numerosi giornali italiani e anche da diverse testate sparse per il mondo: il New York Times, autentica “Bibbia” dell’informazione internazionale, il Boston Globe, i francesi Le Figaro e Libération, lo spagnolo El Mundo, l’olandese De Volkskrant.
Un eccellente risultato per il gruppo del professor Rollo e anche per tutta l’Università di Camerino, che proprio nella ricerca scientifica ha uno dei suoi migliori e riconosciuti punti di forza. Come si ricorderà, gli studi dei ricercatori dell’ateneo camerte hanno portato a nuove scoperte su “Oetzi”, come è stata ribattezzata la mummia ritrovata il 19 settembre 1991 in Alto Adige e risalente a più di cinquemila anni fa. Analizzando il materiale genetico ricavato dagli intestini di Oetzi, gli studiosi hanno stabilito che doveva trattarsi di un personaggio di alto rango sociale. Basandosi poi sullo studio delle tecniche di caccia del Mesolitico e del Neolitico, hanno dedotto che quasi certamente l’Uomo di Similaun venne ucciso intenzionalmente, forse in seguito a un sacrificio religioso.
«Questi ottimi risultati e queste nuove scoperte – spiega il professor Rollo – sono il frutto di due anni di studio e lavoro rigoroso, continuo e capillare. Non accade certo a tutti né tutti i giorni di avere l’onore della pubblicazione sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, che sottopone le ricerche a un vaglio meticoloso e severissimo. Quando ci si riesce, però, la visibilità internazionale è garantita, e significa che si è lavorato con serietà, scrupolo e assoluto rigore scientifico».


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